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Tennis, Next Gen ATP Finals 2017: Quinzi lotta come un leone ma si arrende nel 5° set contro Rublev, Shapovalov ko contro Chung
Ha avuto inizio quest’oggi la prima edizione delle Next Gen ATP Finals, torneo riservato ai migliori otto tennisti under21, in programma fino a sabato alla Fiera di Milano. Ricordiamo che per questa rassegna valgono le nuove regole che presto vedremo anche nel circuito ATP: confronti al meglio 5 set: si aggiudica il set il primo a conquistare 4 game (con eventuale tie-break sul 3-3); in ciascun gioco sul 40-40 ci sarà il “killer point” (punto secco): starà al tennista alla battuta decidere da quale lato servire nel punto che assegnerà il game; “No let”, regola che farà in modo che non si debba ripetere il servizio che sfiora il nastro; riscaldamento più breve: il match inizierà 5 minuti dopo l’ingresso in campo dei giocatori; “Shot Clock” a bordo campo per verificare ad esempio il rispetto della regola dei 25 secondi tra un punto e l’altro; l’assenza dei giudici di linea, sostituiti dall’”Electronic Line Calling”.
Partiamo dalla fine e cioè dall’ultimo incontro di giornata tra il nostro Gianluigi Quinzi (n.306 del mondo) ed il russo Andrey Rublev (n.37 del ranking ATP), valido per il gruppo A. Ebbene, è stato il n.1 del seeding ad imporsi per 1-4, 4-0 4-3 0-4 4-3 dopo 1 ora e 45 minuti di battaglia. Un match giocato con grande ardore dall’azzurro che, nonostante le 269 posizioni di differenza nel ranking con il suo avversario, ha disputato un match alla pari. Pur sconfitto, dunque, l’italiano può uscire a testa alta e domani lo ritroveremo in campo sempre nella sessione serale contro il canadese Denis Shapovalov.
Nel primo set, il marchigiano domina la scena: ottime percentuali di prime al servizio ed una profondità di palla che mettono in difficoltà il rivale. Molto nervoso Rublev, fatica a trovare la misura del campo non riuscendo a gestire la solidità dell’italiano che in un battibaleno chiude la frazione sul 4-1, lasciando tutti a bocca aperta. Il n.37 del mondo, però, non ci sta, e nel secondo parziale alza il livello del proprio gioco iniziando a martellare con maggiore precisione soprattutto con il dritto. Le sventagliate di Andrey fanno danni nelle metà campo del giocatore nostrano. L’abbassamento poi della resa alla battuta, con tante seconde, prestano il fianco alla grande velocità di palla di Rublev che fa suo il 2° set sul 4-0.
Poco fortunato l’italiano, all’inizio della terza frazione, quando si vede annullare, tra nastri e righe del russo, ben tre palle break. Nel gioco successivo è poi il marchigiano a dover salvare una palla-break con una gran prima di servizio. Gianluigi è determinato, come non lo si vedeva da tempo, e trascina il ben più quotato avversario al tie-break. Il russo però, nel frangente, si rivela più deciso con l’azzurro troppo falloso e il 7-3 finale lo premia. Si va al quarto set ed il mancino di Porto San Giorgio, inaspettatamente, si scatena, mettendo in mostra un repertorio di colpi fantastico che spiazza il rivale. Il 3-0 in breve tempo porta quasi all’esasperazione il giovane russo, più volte ad imprecare contro se stesso. Il 4-0 è dunque l’emblema di una frazione dominata da Quinzi. Si arriva al quinto parziale ed ogni scambio è lottato punto a punto. L’azzurro va vicinissimo al break nel quarto game ma è bravissimo il russo a far ricorso al servizio ed annullare la chance. E’ ancora tie-break e come nel terzo set Gianluigi è costretto ad alzare bandiera bianca definitivamente con il russo più abile nei momenti decisivi.
A dare il via però allo spettacolo è stato il derby russo tra Daniil Medvedev e Karen Khachanov con il primo (n.65 ATP) a trionfare con il punteggio di 2-4 4-3 4-3 4-3 in 1 ora e 50 minuti di partita nel 1° incontro del gruppo B. Nel primo set ad iniziare con il piglio giusto è Khachanov, in confidenza con un cemento non così rapido: il break in apertura dà questa chiara indicazione. Un vantaggio gestito sapientemente dal n.45 del mondo che sul 4-2 chiude il discorso dopo aver annullato la chance del contro-break al rivale recuperando dallo 0-40 nel sesto game. Nella seconda frazione, Medvedev ha la possibilità di chiudere il parziale in proprio favore nel sesto gioco, sbagliando però la misura del proprio dritto. Si va al tie-break e Daniil si porta avanti 3-1 salvo poi subire la rimonta del connazionale. Un tira e molla che si risolve in favore del n.65 del ranking che pareggia il computo dei parziali. Nel terzo set Medvedev strappa il servizio a Khachanov, fin troppo passivo nel proprio tennis, in attesa dell’errore dell’avversario. C’è però la reazione di Karen nel game successivo sfruttando ancora una volta qualche errore di troppo di Medvedev. Si giunge ancora al tie-break e, in maniera inaspettata, è Daniil a far suo il set (7-3). Nella quarta frazione non c’è storia e nemmeno un piccolo problema fisico occorso a Medvedev gli impedisce di chiudere sul 4-2.
Nel 1° match del girone A è stato il coreano Hyeon Chung (n.54 ATP) a fare la voce grossa contro il canadese (n.51 del mondo) Denis Shapovalov che, nonostante i suoi 18 anni, era il favorito della vigilia. Ebbene Chung ha vinto 1-4 4-3 4-3 4-1 in 1 ora e 35 minuti facendo valere un tennis più regolare contro uno Shapovalov troppo discontinuo. Il primo set è illusorio per il nordamericano: 15′ di alta qualità sono più che sufficienti al 18enne per far sua la frazione (4-1) sciorinando un tennis d’alta scuola. Un solo momento complicato nel terzo game quando è costretto al “killer point”. Nella seconda frazione viene fuori il 21enne di Suwon che, quindici dopo quindici, inizia a prendere campo portando l’avversario al tie-break: l’inizio di Hyeon è devastante, avanti 4-1. Shapovalov però non molla e grazie ad una sequenza di vincenti riesce a pareggiare il conto. Tuttavia Chung resetta e conquista il set 7-5. Un andamento riverberatosi anche nel terzo parziale quando i tanti troppi errori non forzati, specie di rovescio, costano ancora la frazione al tie break a Shapovalov. Nel quarto set, in apertura, Denis ha la chance per breakare il rivale, sprecandola però malamente e subendo poi l’iniziativa dell’asiatico, molto più forte mentalmente e vittorioso 4-1.
Infine, vittoria i Borna Coric contro Jared Donaldson in tre frazioni 4-3 4-1 4-3 nel gruppo B. Nel primo set entrambi i giocatori preferiscono palleggiare, su una superficie non così veloce. E’ Coric ad avere le prime chance break nel quarto game, non riuscendo però a sfruttarle. Ironia della sorte, nel gioco successivo, è Donaldson a concretizzare chiudendo con un’ottima contro-smorzata. Lo statunitense, però, nel momento decisivo si perde sprecando un set-point e subendo il contro-break. Si va al tie-break ed è un dominio dello slavo, subito avanti 4-2 con lo statunitense che manifesta tutte le sue difficoltà nel gioco a rete. Sul 7-2 il 20enne di Zagabria fa suo il 1° parziale. Nella seconda frazione il croato prende letteralmente il largo, breakando immediatamente l’avversario. In totale confusione il tennista stelle e strisce: tanti errori banali che favoriscono un Coric che senza fare cose straordinarie si ritrova in un battibaleno 3-1. Il secondo break del set (4-1) suggella la superiorità dello slavo che in 45′ si ritrova avanti 2 set a 0. Nella terza frazione l’americano prova a reagire ed a decidere il set è stato un altro tie-break che Borna si aggiudica per 7 punti a 5 con un “no let” proprio sul match-point.
I RISULTATI DI MARTEDI’ 7 NOVEMBRE
(7) Daniil Medvedev (RUS) b. (2) Karen Khachanov (RUS) 2-4 4-3(6) 4-3(3) 4-2 Gruppo B
(6) Hyeon Chung (KOR) b (3) Denis Shapovalov (CAN) 1-4 4-3(5) 4-3(4) 4-1 Gruppo A
(4) Borna Coric (CRO) b. (5) Jared Donaldson (USA) 4-3(2) 4-1 4-3(5) Gruppo B
(1) Andrey Rublev (RUS) b. (wc) Gianluigi QUINZI (ITA) 1-4 4-0 4-3(3) 0-4 4-3(3) Gruppo A
CLASSIFICHE GRUPPI
Gruppo A (incontri vinti/persi – set vinti/persi)
6. Hyeon Chung (KOR) 1/0 3/1
1. Andrey Rublev (RUS) 1/0 3/2
8. Gianluigi Quinzi (ITA) 0/1 2/3
3. Denis Shapovalov (CAN) 0/1 1/3
Gruppo B (match vinti/persi – set vinti/persi)
4. Borna Coric (CRO) 1/0 3/0
7. Daniil Medvedev (RUS) 1/0 3/1
2. Karen Khachanov (RUS) 0/1 1/3
5. Jared Donaldson (USA) 0/1 0/3
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: profilo twitter Federtennis