Precisione
Tiro a segno, Niccolò Campriani: “Ho convissuto con un’ossessione, tornare a gareggiare sarebbe come scappar via…”
Vincitore di tre medaglie d’oro ed una d’argento ai Giochi Olimpici nel tiro a segno e ritiratosi ufficialmente dall’attività agonistica il 31 marzo 2017 Nicolò Campriani, presente alla riunione degli Stati Generali dello Sport Italiano è stato accolto con acclamazione e trasporto nel suo discorso in cui racconta il proprio percorso agonistico e come sport e studio siano concilianti ad alto livello senza dover rinunce.
“La partenza per gli Stati Uniti, la borsa di studio, il vivere da studente-atleta, è stato il momento più bello della mia vita e a Londra sono riuscito a vincere un oro ed un argento. Ma poi ho scelto di fare il professionista, di portare le ore di allenamento da quattro ad otto, qualche volta anche a dodici”, sottolinea l’ex tiratore (fonte Gazzetta dello Sport). Con quella scelta ho compiuto l’errore più grande della mia vita, ho ucciso la passione perchè è diventata un’ossessione. Un’ossessione con cui ho convissuto fino ai trionfi di Rio. Ma il trucco è essere felici anche prima della medaglia”.
Ora Campriani lavora presso il Cio per sostenere i programmi di doppia carriera studio e sport di alto livello: “Avevo deciso di smettere ancor prima di arrivare a Rio, però mi è stato da lezione ed ora lavoro nei programmi post carriera degli atleti. Ciò che è successo alle Olimpiadi è la prova: le prime Nazioni nel medagliere sono quelle che coltivano la figura dello studente atleta. Sapete quante medaglie hanno vinto gli atleti dell’università californiana di Stanford a Rio? 27, una in meno dell’Italia”.
E poi sull’eventualità di tornare ammette: “Riprendere in questo momento sarebbe come scappare, la vivrei così...”.
giandomenico.tiseo@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: pagina facebook Niccolò Campriani