Pallavolo

Volley, Francesca Piccinini festeggia 800 partite da professionista! Un monumento leggendario, icona dell’Italia pallavolistica

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800 partite da professionista. Ottocento! Un numero letteralmente spaventoso, qualcosa di davvero incredibile, un traguardo che solo una delle più grandi di sempre poteva tagliare con la disinvoltura di una ragazzina nonostante la carta d’identità parli di 38 anni e addirittura 26 stagioni agonistiche.

Francesca Piccinini è semplicemente monumentale, la grande icona della pallavolo italiana, un autentico simbolo che non vuole mai smettere di stupire e di infrangere record. Oggi pomeriggio la schiacciatrice sarà in campo con la casacca di Novara per contendere a Conegliano la Supercoppa Italiana 2017. Il martello di Massa, dopo aver conquistato lo scudetto con la Igor (addirittura il quinto personale dopo i quattro con Bergamo), ha ancora fame di successi e insegue la quinta Supercoppa Italiana (l’ultima nel 2015 con Casalmaggiore).

Sono numeri che fanno paura e che certificano ulteriormente la grandezza della Picci, Campionessa del Mondo (2002) e Campionessa d’Europa (2009) con la Nazionale lasciata un paio di anni fa dopo essere stata tagliata da Bonitta. L’età non conta quando il talento è così cristallino, quando l’esperienza fa ancora la differenza, quando la classe sprizza da tutti i pori, quando si riesce a essere il pilastro di una squadra e a guidare le compagne: un simbolo per il fenomeno Paola Egonu e per Cristina Chirichella, capitana della nostra Nazionale, la spalla che ogni palleggiatrice vorrebbe, la miglior compagna di reparto per Celeste Plak e l’atleta spogliatoio, un vero collante per la formazione guidata da Massimo Barbolini con cui ha giocato a lungo in Nazionale.

Questa sarà l’ultima stagione? Difficile dirlo ma Francesca è sempre ad altissimo livello e ha un fisico di una ventenne, sembra davvero eterna e da clonare, un’atleta unica nel suo genere, un vero e proprio riferimento che ha fatto la storia e che ha ancora tanto da fare a tutto il movimento. Ora una nuova battaglia è alle porte, festeggiare con un trofeo sarebbe il migliore dei modi: tanti auguri e altre 800 di queste partite.

Tante le maglie indossate nella sua carriera anche se il suo nome è principalmente legato a Bergamo (1999-2012). Dopo le esperienze con Massa e Carrarese a casa sua, il trasferimento a Reggio Emilia nel 1995 poi Modena e Spezzano prima di volare in Brasile: nel 1998 ha giocato nel Paranà, prima italiana all’estero. Al ritorno la firma con Foppapedretti, lasciata nel 2012 per sposare la causa di Chieri. Due stagioni a Modena, poi a Casalmaggiore dove ha vinto la Champions League 2016 prima di giocare per Novara. Con l’Italia l’esordio nel 1995.

 





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