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Atletica, Daniele Meucci: “Il 2017 l’anno della rivincita. A Tokyo 2020? Voglio correre bene”

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E’ un Daniele Meucci determinato quello che si proietta alla “We Run Rome“, corsa romana giunta alla settima edizione (programmata il prossimo 31 dicembre) nella quale l’ingegnere informatico italiano vuol fare bene. Una gara nella quale Meucci era giunto secondo nel 2015.

Avevo vinto nel 2012. Vado per fare bene – le prime parole dell’atleta nostrano al Correre dello Sport –  Vincere è sempre la cosa migliore, ma non è scontato. A Roma ci corro volentieri, quando passi davanti al Colosseo è incredibile. Ti senti piccolo davanti a tanta bellezza. E poi mi ricorda l’arrivo della maratona. In generale questo è stato un anno buono, bello, dopo due un po’ così. Il sesto posto ai Mondiali di Londra, il ritocco del personale: è stata una rivincita con me stesso. Una liberazione. Nel 2015, a New York, saltai la maratona per un’influenza. L’anno scorso a Rio lasciai dopo cinque chilometri per via di una frattura. Le critiche sui social mi hanno dato un po’ fastidio”.

In vista dell’anno prossimo Meucci ha dichiarato il seguente il programma: “Un paio di maratone fatte bene, una a marzo. L’obiettivo è andare forte, fare bene. Poi ci sono gli Europei. Li ho vinti una volta, ora un podio sarebbe il massimo. Vorrebbe dire riconfermarsi e non è facile. Tokyo 2020? Il target è arrivarci, vorrei solo correrla bene“.

Sull’esito poco fortunato relativo alla candidatura di Roma 2024 il parere del toscano è molto chiara: “Bisogna guardare i due lati: dal punto di vista della crisi economica è stato un bene; da quello sportivo mi dispiace, sarebbe stato bello anche pensare di parteciparvi in casa”.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Fidal

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