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Basket NBA 2017. LeBron stecca, stavolta la festa di Natale è tutta per Golden State

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La festa di Natale stavolta è tutta per i Golden State Warriors che, ribaltando l’esito della sfida dello scorso anno, si aggiudicano (99-92) la partita più attesa della serata natalizia contro i Cleveland Cavaliers. Spettacolo pochino, emozioni tante nel remake della finale dello scorso anno che ha visto i padroni di casa di Golden State vincere nonostante l’assenza di Stephen Curry, nonostante percentuali di tiro lontane da quelle che hanno fatto grandi i Warriors (31% dal campo) e pure qualche errore e ingenuità di troppo nel match.

I Cavaliers pagano la serata tutt’altro che positiva della star Lebron James e una difesa approssimativa, soprattutto nella seconda parte del match. Quella difesa, tutto cuore e tecnica, che invece ha premiato Golden State, guidata da un Greene non sempre preciso al tiro ma letale nell’ultimo quarto con un paio di canestri decisivi da 3 punti.

Nella prima parte sono i Cavaliers a prendere in mano la situazione e a guidare nel punteggio fino a metà del secondo quarto, quando i padroni di casa aumentano la pressione in difesa, limitano gli errori e le palle perse e operano il sorpasso chiudendo la prima parte di gara sul +2.

La seconda parte di gara vive su un clichè ben preciso: Golden State avanti (implacabile in contropiede) e Cleveland ad inseguire, ad avvicinarsi, ogni tanto a pareggiare il conto ma mai in grado di accelerare e mettere all’angolo la squadra di casa. I Warriors raggiungono un vantaggio massimo di 7 punti, poi ad elastico Lebron prova a riportare sotto i suoi. Nell’ultimo quarto ci pensa Greene (che ritrova la precisione al tiro da 3 e fa valere tutta la sua classe in difesa) a spegnere le velleità degli ospiti che nel finale pagano anche una decisione arbitrale piuttosto dubbia proprio ai danni di Lebron, lanciato verso il possibile canestro del pareggio e fermato con ogni probabilità fallosamente dalla difesa dei Warriors.

Nel finale Lebron sbaglia ancora (aiutato da un Durant che si fa valere in difesa) e Golden State no. Negli ultimi due minuti Cleveland non segna più inchiodandosi a quota 92 e i padroni di casa ne approfittano vincendo 99-92 e lanciando un messaggio chiaro ai naviganti: da aprile tutti quelli che aspirano al titolo dovranno fare i conti con loro.

 





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