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Calcio, i migliori italiani della quindicesima giornata. Brignoli ruba la scena a un ritrovato Bonaventura. Molto bene Chiesa

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Si è appena conclusa la quindicesima giornata di Serie A, al termine della quale è cambiata la capolista. Dopo la sconfitta del Napoli in casa contro la Juventus, è l’Inter ad approfittarne e a issarsi davanti alle altre 19 di Serie A. La notizia della settimana è però il primo punto del Benevento in Serie A, nel modo più rocambolesco possibile. Come ogni settimana, analizziamo i migliori giocatori italiani della giornata appena conclusa.

Alberto Brignoli. Non si può non partire da lui, l’eroe di una squadra che, al 95′ di quella che si avviava ad essere la quindicesima sconfitta consecutiva, ha regalato il primo, storico, punto in Serie A al Benevento. Poco importa se Brignoli, nella gara con il Milan e nella stagione disputata finora, era stato tutt’altro che impeccabile, essendo stato autore di diverse indecisioni fra i pali. È però fuori dalla propria area – e più precisamente in quella avversaria – che il portiere classe 1991 entra di diritto nella storia, con un colpo di testa in tuffo che si insacca alle spalle di Donnarumma e fa esplodere il Vigorito: una giocata – e una domenica – che a modo loro saranno ricordate negli annali, anche con un pizzico di goliardia.

Giacomo Bonaventura. Un gol di testa e un assist nella difficile, per usare un eufemismo, trasferta di Benevento per il suo Milan: Jack, però, sembra il giocatore ad aver più beneficiato del cambio di allenatore. Nella posizione di interno di centrocampo, con licenza di inserirsi e di svariare, è il più positivo di tutti i rossoneri, mettendo la firma su entrambe le reti della squadra di Gattuso. Ora, dopo un inizio di stagione lontano dai suoi livelli, il centrocampista classe 1989 è chiamato a confermarsi su questa linea: il suo contributo sarà fondamentale per cercare di risollevare il Milan dalle sabbie mobili.

Federico Chiesa. Ormai non è più una novità. Simbolo di una Fiorentina che in estate ha rivoluzionato la rosa, mantenendo di fatto solo lui, Badelj e Astori fra i titolari, il figlio d’arte classe 1997 continua a mostrare segni di una crescita esponenziale partita dopo partita. Oltre al quarto gol in stagione, segnato questa volta a un Sassuolo sempre più in crisi, colpisce il suo dinamismo e la sua esplosività. A differenza di tanti altri giovani Federico sembra poi giocare con una maturità atipica per la sua età e questo non può che essere un punto a suo favore per quanto riguarda il futuro che lo attende.

Giorgio Chiellini. Scegliamo lui come simbolo di una difesa juventina che a Napoli rischia poco o nulla di fronte alla ormai ex capolista della Serie A. Insieme a Benatia, De Sciglio e Asamoah e con la collaborazione dell’ottimo filtro di centrocampo, Giorgio guida la difesa dei campioni d’Italia al San Paolo e ne esce indenne. A fronte di una difficoltà nel brevilineo contro gli spumeggianti attaccanti partenopei, il centrale bianconero utilizza tutta la sua esperienza e fisicità per mettere una pezza a qualsiasi situazione pericolosa creata dalla squadra di Sarri. Se Buffon, di fatto, non è chiamato a parare, il merito è per gran parte suo.

Antonio Candreva. Non poteva mancare un giocatore della nuova capolista in questa top five. Candreva, paradossalmente, sembra un altro giocatore rispetto alle disastrose prestazioni con l’Italia nel playoff contro la Svezia. Per l’ala destra nel 4-2-3-1 spallettiano, domenica è arrivato l’ennesimo assist della sua stagione, senza considerare i cross particolarmente pericolosi spiovuti nell’area della porta difesa da Sorrentino. In un paio di occasioni, poi, l’estremo difensore del Chievo gli nega la gioia del primo goal stagionale: se continuerà così, però, non tarderà ad arrivare.

andrea.voria@oasport.it

 





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Foto: Gianfranco Carozza

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