Seguici su

Equitazione

Equitazione, Italia mai così in alto da decenni. Che il 2017 non resti un caso isolato: ora serve consolidarsi

Pubblicato

il

Un’Italia bella da impazzire. Il salto ostacoli si è tinto nuovamente d’azzurro dopo decenni di anonimato grazie alle straordinarie imprese di due autentici fuoriclasse, Lorenzo De Luca e Alberto Zorzi, che hanno rinverdito i fasti dei fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo, facendo sventolare il tricolore sul podio in giro per il mondo intero. La crescita esponenziale dei due talentuosi cavalieri italiani non è stata certo casuale. La predisposizione maniacale al lavoro di De Luca e Zorzi ha consentito ad entrambi di scalare le classifiche mondiali e di trasformarsi da outsider di lusso ad assoluti protagonisti dello scenario internazionale. Ma è altresì vero che a dare linfa ai sogni sono sempre i risultati. E così le prime prestazioni incoraggianti hanno dato vigore all’ascesa di De Luca, capace di imporsi a Shanghai e di svettare a lungo in testa al Longines Global Champions Tour 2017, competizione a tappe nel corso della quale ha trionfato anche a Valkenswaard, chiudendo poi al terzo posto della classifica generale.

Zorzi, dal canto suo, ha avuto meno pressioni addosso e pian piano ha perfezionato il feeling con i suoi destrieri Fair Light van’T Heike e Cornetto K, ergendosi ai vertici del mondo con la vittoria nella tappa di Monaco del LGCT e togliendosi la soddisfazione di salire sul podio in numerose occasioni. Ma la vera impresa degli azzurri nel 2017 consiste nel ritorno alla vittoria nella Coppa delle Nazioni del Piazza di Siena, un successo atteso da 32 anni che reca il marchio di De Luca, Zorzi e di altri due prodi alfieri, Piergiorgio Bucci e Bruno Chimirri, galvanizzati dalla contagiosa voglia di vincere dei compagni. E pensare che quel trionfo avrebbe potuto essere ancora più imponente se Jur Vrieling non avesse deciso di esaltarsi sul tracciato capitolino, lasciandosi alle spalle proprio Zorzi e De Luca, secondo e terzo ma con 4 penalità di troppo.

Le prestazioni superbe dei due azzurri li hanno proiettati anche nelle posizioni di vertice del ranking FEI, al punto che De Luca ha persino cullato il sogno di diventare il numero 1 al mondo, salendo a settembre fino alla seconda posizione. Zorzi, dal canto suo, è arrivato ad un passo dal podio agli Europei di Goteborg, chiudendo quarto nella sua ultima uscita in sella a Cornetto K prima della scelta della scuderia di cedere il destriero. Il distacco da Cornetto K ha pesato non poco sul rendimento di Zorzi, il cui calo è arrivato proprio mentre De Luca era pervaso dalla stanchezza, ma i campioni sanno esaltarsi anche nelle difficoltà. E così lunedì scorso è arrivata l’ultima prodezza di un 2017 da incorniciare, la vittoria di Zorzi a Londra nel prestigioso Turkish Airlines Olympia Grand Prix.

Un anno memorabile, dunque, per l’Italia, che si gode la ribalta puntando al sogno di essere protagonista sul podio di Tokyo 2020, ma proprio ora arriva la sfida più difficile. Se vincere è bello, confermarsi è impresa ardua, perché soltanto i fuoriclasse sono in grado di ripetersi nel corso degli anni, inanellando vittorie in giro per il mondo. Il 2017, quindi, è solo un’illusione o è l’inizio di un’era costellata di medaglie azzurre? Ai posteri l’ardua sentenza, ma se il buongiorno si vede dal mattino ne vedremo delle belle.





mauro.deriso@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Facebook Roberto Arioldi

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità