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F1, la Ferrari parla di un Mondiale alternativo. Ha una grande forza per farlo, magari con la Mercedes…

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Ferrari-Liberty Media. Il braccio di ferro è ufficialmente iniziato. Le prime schermaglie, come era facile da prevedere, si sono avute con l’avvicendamento del nuovo staff dirigenziale che ha rilevato la Formula Uno da Bernie Ecclestone e, con l’appropinquarsi della scadenza del Patto della Concordia, gli spifferi sono diventati uragani. Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, ha più volte minacciato l’addio della scuderia di Maranello alla categoria regina del motorsport e, per diversi motivi, è lecito credergli.

La Ferrari, per usare un morbido eufemismo, non ha gradito le proposte trapelate da Liberty Media riguardo al futuro della Formula Uno. La nuova dirigenza, in pieno stile a stelle e strisce, infatti, spinge per avere un campionato quanto più livellato possibile, con tagli ai costi ed alle spese, provando a equiparare sempre di più il livello delle vetture in gara. Da casa Ferrari, ovviamente, il gradimento è stato freddino, per non dire glaciale. In diverse occasioni, da Marchionne in giù, è stato ribadito che il cuore della Formula Uno è lo spingersi al limite della tecnologia e che, se tutto ciò verrà meno, la casa emilana saprà cosa fare: andarsene, sbattendo la porta, e creare un nuovo campionato.

Il classico bluff pokeristico? Una minaccia per spaventare la controparte? Può essere, ma c’è dell’altro. Marchionne sta paventando questo addio sapendo che il coltello dalla parte del manico è suo, e che, in ogni modo, potrebbe divenire davvero realtà, come fu già paventato nel 2009 ai tempi di Luca Cordero di Montezemolo. La Ferrari, quindi, combatte da sola contro i mulini a vento come Don Chichotte? Nossignore. La “Rossa” ha al suo fianco un altro jolly di non poco contro: la Mercedes. La casa di Stoccarda, infatti, è sulla stessa lunghezza d’onda della rivale italiana.

Cosa sta passando per la testa di Liberty Media in questo momento? Hanno da circa un anno acquisito il circus della Formula Uno per una cifra monstre e, in pochi mesi, sul groppone gli piombano queste minacce delle due scuderie più importanti dei giorni nostri. Cosa fare? Mettere nel cassetto le idee di maggiore equità, o proseguire imperterriti rischiando il muro contro muro? I prossimi mesi ci daranno la risposta definitiva, ma è chiaro che da entrambe le parti ci sarà la volontà di agire con buon senso. Tutto finirà a tarallucci e vino? Questo no, ma il braccio di ferro sarà, ad occhio e croce, molto meno di ferro di quello che ci si potrebbe aspettare. Liberty Media dovrà fare le sue rinunce (qualcuna la faranno anche Ferrari e Mercedes) ma pensare ad una rottura è quasi fantascienza. I progetti di campionati alternativi, quindi, potranno rimanere tranquillamente nei cassetti, e la Formula Uno non perderà il Cavallino Rampante, e tutto ciò che ne consegue, da milioni di tifosi, a tradizione, ad introiti.

 

 

 





 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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