Ciclismo
Giro d’Italia 2018, che mazzata! A rischio la presenza di Chris Froome, ora è tutto in discussione…
La notizia della positività di Chris Froome al salbutamolo ha già fatto il giro del mondo. Le reazioni e i commenti si sprecano, così come è viva la delusione di molti appassionati di ciclismo, che hanno visto, al netto di una colpevolezza ancora tutta da dimostrare, l’immagine del campione-simbolo di questo sport inevitabilmente macchiata.
Il test risale all’ultima Vuelta a España, vinta proprio da Froome, che con quel trionfo ha chiuso un 2017 straordinario con la storica doppietta con il Tour de France. Un risultato che potrebbe essere vanificato in caso di squalifica. Le regole della UCI non prevedono una sospensione obbligatoria nel caso del salbutamolo, essendo una sostanza utilizzata a scopi terapeutici, ma il ciclista britannico ed il Team Sky dovranno fornire spiegazioni convincenti sul perché la concentrazione riscontrata nelle urine fosse il doppio rispetto al limite consentito (2.000 ng/mL contro i 1.000 ng/mL fissati dall’Agenzia Antidoping mondiale).
L’UCI ha già chiesto queste informazioni e dalla versione presentata dipenderà un’eventuale squalifica. I precedenti più recenti coinvolgono Alessandro Petacchi e Diego Ulissi, sospesi per un anno il primo (nel 2007, sanzione comminata nel 2008 con effetto retroattivo) e per nove mesi il secondo (2014). Uno stop simile porterebbe Froome non solo a dover rinunciare al titolo vinto in Spagna, ma anche alla partecipazione al Giro d’Italia 2018, a questo punto a forte rischio. Un colpo duro per la corsa italiana, che ha investito molto sulla presenza del campione britannico e che in questo modo potrebbe vedere fortemente ridimensionato l’appeal di sponsor e tifosi verso la Corsa Rosa. Froome era deciso a colmare quel vuoto presente nella sua bacheca e ad entrare nella leggenda del ciclismo ma dovrà con molta probabilità rinunciarvi, a meno che lui e il Team Sky non siano in grado di dimostrare la loro assoluta buona fede.
La prima versione fornita è relativa all’incrementarsi degli attacchi di asma di cui Froome notoriamente soffre nel corso dell’ultima settimana della corsa spagnola, che hanno portato i medici a consigliargli di aumentare le dosi di salbutamolo. Secondo quando diffuso stamattina mediante un comunicato rilasciato dal team e dal quattro campione del Tour, il dosaggio è stato mantenuto entro i limiti consentiti, e la concentrazione eccessiva rinvenuta nei due campioni di urina analizzati è quindi dovuta ad altri fattori, quali cibo o interazione con altre sostanze.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: © Unipublic/Photogomez Sport