Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Chris Froome: dall’indifferenza verso la Corsa Rosa alla necessità di vincerla!

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Dopo averlo rinnegato, dopo averlo sminuito con la celeberrima frase “Giro di cosa?”, dopo aver evitato a lungo le difficoltà della Corsa Rosa, Chris Froome ha finalmente deciso di partecipare al Giro d’Italia. Il fenomeno britannico tornerà così sulle nostre strade da cui mancava da addirittura otto anni: la sua ultima partecipazione risale al 2010 quando, sempre con la maglia Sky, venne squalificato. L’anno precedente, invece, aveva concluso la propria avventura oltre al trentesima posizione, un risultato poco esultante per un ciclista che avrebbe poi vinto quattro Tour de France e una Vuelta di Spagna.

A 32 anni il keniano bianco ha capito che non poteva più fare a meno del Giro d’Italia, ha compreso che per essere davvero considerato tra i più grandi della storia aveva bisogno del Trofeo Senza Fine nella propria bacheca, ha tanta fame di entrare nell’albo d’oro rosa e di diventare il settimo capace di conquistare tutte le tre grandi corse a tappe (dopo Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault, Contador e Nibali). Il nativo di Nairobi insegue qualcosa di clamoroso: la terza vittoria consecutiva in un appuntamento di tre settimane, una tripla corona spalmata su due stagioni che lo proietterebbe di diritto nell’Olimpo dei maestri del pedale.

Dopo essersi imposto nell’ultima Grande Boucle e in terra iberica, Froome partirà con tutti i favori del pronostico anche in questa occasione: quando si presenta al top della forma e davvero motivato sembra imbattibile. Si è imposto negli ultimi tre Tour de France senza quasi mai soffrire (nell’ultima edizione solo Fabio Aru lo ha davvero impensierito prima di pagare dazio a causa di problemi fisici) ma al Giro d’Italia la musica sarà davvero diversa. La Corsa Rosa è totalmente differente per percorso, per le pendenze delle varie ascese (pensiamo a Zoncolan e Colle delle Finestre), per i rischi presenti nelle tappe mosse e per i pochi chilometri a cronometro (saranno soltanto 44 in questa edizione). La Sky si stringerà tutta attorno al proprio capitano e questo potrebbe davvero fare la differenza: non sarà semplice per gli avversari scalfire uno squadrone di questo calibro, soprattutto in montagna come abbiamo potuto vedere nelle ultime corse a tappe.

L’incognita è tutta sulla condizione fisica del britannico: come si presenterà al Giro d’Italia? Il suo grande sogno è piazzare la doppietta col Tour, a venti anni di distanza dall’impresa di Marco Pantani (e diventerebbe il primo nella storia capace di conquistare quattro giri consecutivi, oltre che uno dei magnifici con cinque trionfi a Parigi), e proprio per questo motivo potrebbe presentarsi con qualche riserva di energia da spendere in terra transalpina.

 





(foto © Unipublic/Photogomez Sport)

 

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