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Il 2017 del judo. Categoria 81 kg: la sorpresa Alexander Wieczerzak e l’argento di Matteo Marconcini

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Prosegue il nostro oramai tradizionale appuntamento di fine anno, dove analizzeremo il 2017 del judo internazionale, categoria per categoria. L’ottava puntata è dedicata alla 81 kg maschile.

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IL CAMPIONE DEL MONDO

A ventisei anni, Alexander Wieczerzak era ancora un judoka fra i tanti: certo, nel suo palmarès figuravano già un bronzo al Grand Slam di Tokyo nel 2014 ed un bronzo europeo nel 2015, ma nel 2016 non aveva raccolto medaglie internazionali. Il suo anno, oltretutto, era iniziato in maniera anonima, con la sola vittoria all’European Cup di Celje-Podčetrtek, in Slovenia, dopo oltre un anno di assenza dai tatami internazionali. Invece, ai Mondiali di Budapest, il tedesco ha fatto subito capire di essere in grande giornata, venendo a capo di alcuni dei favoriti della vigilia, in particolare il campione olimpico, il russo Khasan Khalmurzaev, sconfitto in finale. Wieczerzak, come noto, avrebbe poi conquistato il titolo iridato al termine della finale disputata contro l’azzurro Matteo Marconcini, diventando sicuramente il campione mondiale più sorprendente di quest’anno. A ciò si aggiunga che il teutonico non è più tornato in gara dopo quell’exploit, se non agli Europei per club, e dunque bisognerà aspettare il 2018 per capire se quella di Budapest è stata la rivelazione di un talento o l’impresa di un giorno.

GLI ALTRI PROTAGONISTI

Si diceva del russo Khasan Khalmurzaev, campione olimpico in carica, che, nonostante la sconfitta patita nella semifinale iridata, resta al momento il numero uno della categoria, sia in base al ranking mondiale che secondo le prestazioni viste sul tatami. Dopo il titolo a cinque cerchi, il ventiquattrenne ha deciso di saltare la prima parte della stagione, Europei compresi, ma, dopo aver scaldato i motori vincendo l’European Cup di Sarajevo, si è imposto al Grand Slam di Ekaterinburg. Quello dei Mondiali, dove comunque ha raccolto il bronzo, va considerato come un incidente di percorso, visto che poi Khalmurzaev si è imposto di nuovo di fronte al suo pubblico, al World Masters di San Pietroburgo.
Il ventunenne Frank de Wit ha rappresentato una delle novità più interessanti dell’anno, vista anche la sua costanza di risultati nel World Tour. L’olandese ha infatti vinto i Grand Slam di Parigi e di Abu Dhabi, e si è inoltre classificato terzo sia al Grand Slam di Tokyo che al World Masters. Il giovane Oranje, tuttavia, ha mancato il podio sia agli Europei (quinto) che ai Mondiali (settimo), ma sicuramente avrà nuove occasioni per rifarsi in futuro.
La categoria 81 kg si è confermata come la favorita dei judoka russi: oltre al campione olimpico Khalmurzaev, infatti, nella top ten del ranking IJF troviamo sia Alan Khubetsov che Aslan Lappinagov, rispettivamente quinto e sesto. Classe 1993, Khubetsov ha conquistato quest’anno il titolo europeo, salendo anche sul podio in quattro tornei del World Tour, compreso il bronzo di fine anno a San Pietroburgo. Il coetaneo Lappinagov, invece, ha vinto il Grand Prix di Düsseldorf, ottenendo l’argento al World Masters e due bronzi agli Europei ed al Grand Prix di Hohhot.
Il 2017 è stato anche l’anno di Saeid Mollaei, venticinquenne che sta portando il judo iraniano a livelli che raramente si erano visti prima. A Budapest, infatti, ha regalato al suo Paese una medaglia di bronzo iridata che mancava da dieci anni, collezionando inoltre quattro medaglie nei tornei del World Tour e la medaglia d’argento nella rassegna continentale asiatica.

GLI AZZURRI

Il momento più alto del judo italiano in questo è stato certamente raggiunto in occasione dei Campionati Mondiali di Budapest, quando Matteo Marconcini ha conquistato la medaglia d’argento nella categoria 81 kg, un risultato che ha rotto un lungo digiuno di medaglie iridate per la squadra azzurra. Pochi giorni dopo il suo ventottesimo compleanno, l’atleta toscano è così divenuto il terzo uomo italiano di sempre, dopo Ezio Gamba e Francesco Bruyere, a disputare una finale mondiale, confermando quanto di buono fatto vedere nel 2016, quando aveva sfiorato il podio olimpico con un quinto posto. Purtroppo la stagione dell’aretino è stata bloccata da un incidente stradale che non gli ha permesso di tornare sul tatami prima della fine dell’anno, ma siamo certi di ritrovarlo al suo livello nel 2018, oramai con uno status da leader.
Il ventitreenne Antonio Esposito ha invece il suo secondo titolo italiano assoluto, dopo quello vinto nel 2015. Il judoka napoletano ha anche ottenuto buoni risultati a livello internazionale, in particolare la medaglia di bronzo del Grand Prix di Zagabria, tuttavia bruciano le eliminazioni precoci Europei (giustificato però dal sorteggio contro de Wit) e Mondiali, che sicuramente daranno la giusta voglia di rivalsa a questo atleta già plurimedagliato a livello giovanile.

IL RANKING

1 KHALMURZAEV Khasan  RUS 4650  5
2 DE WIT Frank  NED 4554  1
3 MOLLAEI Saeid  IRI 3854  1
4 KHUBETSOV Alan  RUS 3840
5 OTGONBAATAR Uuganbaatar  MGL 3501  2
6 LAPPINAGOV Aslan  RUS 3270  7
7 NYAMSUREN Dagvasuren  MGL 2998
8 UNGVARI Attila  HUN 2962  3
9 LUCENTI Emmanuel  ARG 2526
10 SANTOS Eduardo yudi  BRA 2408  5
11 REKHVIASHVILI Zebeda  GEO 2368  3
12 PENALBER Victor  BRA 2301  2
13 BRIAND Etienne  CAN 2089  2
14 WIECZERZAK Alexander  GER 2061  2
15 IVANOV Ivaylo  BUL 1932  1
16 RESSEL Dominic  GER 1858  2
17 MARCONCINI Matteo  ITA 1802  1
18 CSOKNYAI Laszlo  HUN 1801  1
19 CASSE Matthias  BEL 1516
20 ABDELAAL Mohamed  EGY 1496
39 ESPOSITO Antonio  ITA 814
65 PARLATI Christian  ITA 470
117 D ARCO Salvatore  ITA 194
216 CIANO Antonio  ITA 49
237 REGIS Andrea  ITA 36
248 CAROLLO Massimiliano  ITA 34
314 FRUSTACI Diego  ITA 12

giulio.chinappi@oasport.it





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Immagine: IJF

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