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Il 2017 del judo. Clarisse Agbegnenou si riprende lo scettro della categoria 63 kg su Tina Trstenjak

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Prosegue il nostro oramai tradizionale appuntamento di fine anno, dove analizzeremo il 2017 del judo internazionale, categoria per categoria. La settima puntata è dedicata alla 63 kg femminile.

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LA CAMPIONESSA DEL MONDO

Laureatasi campionessa iridata nel 2014, la venticinquenne francese Clarisse Agbegnenou è tornata quest’anno sul gradino più alto del podio mondiale. La vicecampionessa olimpica ha potuto finalmente affrontare una stagione senza dover pensare troppo ai problemi fisici, e gli effetti si sono visti subito, con la finale disputata al Grand Slam di Parigi e la vittoria del Grand Prix di Düsseldorf. L’unico intoppo è arrivato agli Europei di Varsavia, quando la judoka di origine togolese ha dovuto alzare bandiera bianca a competizione in corso. Tornata in gara con la vittoria dell’European Open di Bucarest, Agbegnenou si è presentata al meglio a Budapest, dove ha annichilito la concorrenza per aggiudicarsi il suo secondo titolo iridato. La stagione della francese si è conclusa poi con la medaglia di bronzo al World Masters di San Pietroburgo, che comunque le ha permesso di chiudere il 2017 al comando del ranking mondiale, e di aggiudicarsi così i 50.000 dollari in palio.

LE ALTRE PROTAGONISTE

Grande rivale di Agbegnenou, la slovena Tina Trstenjak si era imposta negli ultimi quattro scontri diretti, comprese le finali dei Mondiali 2015 e delle Olimpiadi 2016, ma anche quella del Grand Slam di Parigi ad inizio anno. La ventisettenne, terza al Grand Prix di Düsseldorf e vincitrice del suo secondo titolo europeo consecutivo a Varsavia, si è dunque presentata fiduciosa ai Mondiali di Budapest, ma si è dovuta accontentare del secondo posto, con Agbegnenou che ha riportato in parità il bilancio delle sfide dirette (4-4). La slovena ha poi chiuso la stagione con il podio del Grand Slam di Tokyo, dove ha ottenuto il bronzo.
Vincitrice del Grand Prix di Hohhot, la giapponese Miku Tashiro deve esserci rimasta molto male quando il suo nome non è stato inserito nell’elenco delle convocate nipponiche per i Mondiali. La ventitreenne ha però preso la sua rivalsa nei tornei di fine anno, imponendosi al Grand Slam di Tokyo ed al World Masters di San Pietroburgo, oltretutto sconfiggendo Trstenjak ed Agbegnenou nelle rispettive semifinali. Tra l’altro, il Giappone sembra aver trovato anche un’altra atleta molto competitiva in questa categoria, Nami Nabekura: terza al Grand Prix tedesco, la ventenne ha poi vinto il titolo continentale asiatico ed il Grand Prix di Zagabria, venendo poi sconfitta in finale dalla connazionale Tashiro sia a Tokyo che a San Pietroburgo.
Tra le novità di quest’anno, va annoverata sicuramente la ventitreenne mongola Mungunchimeg Baldorj: al contrario di molte sue connazionali delle altre categorie, Baldorj si è vista poco nel World Tour, ma si è dimostrata donna da grandi appuntamenti, ottenendo l’argento ai Campionati Asiatici ed un inaspettato bronzo ai Mondiali in Ungheria. Ben tornata, invece, all’olandese Juul Franssen: messa ai margini della nazionale per un conflitto con la federazione, la ventisettenne è tornata in gara al Grand Prix de L’Aia, dove si è subito imposta, per poi andare ad ottenere il bronzo nel World Masters. Considerando anche il podio sfiorato a Tokyo, Franssen è tornata nella top ten del ranking con appena tre tornei disputati nel 2017.

LE AZZURRE

La vittoria di Edwige Gwend (73 kg) al Grand Slam di Abu Dhabi, arrivata nel mese di ottobre, ha rappresentato uno dei momenti più alti del judo italiano nel 2017. Già sul podio nei Grand Prix di Tbilisi e di Hohhot, la ventisettenne emiliana è divenuta la prima judoka italiana – tra uomini e donne – a salire sul gradino più alto del podio in un torneo classificato come Grand Slam. Con le medaglie conquistate in questo 2017, inoltre, l’atleta nativa del Camerun è arrivata a quota dodici medaglie vinte nei tornei dei World Tour, altro primato assoluto per il judo azzurro. Al momento, invece, non si intravede ancora una vice-Gwend per questa categoria, ma si attende al varco la molisana Maria Centracchio, salita di categoria quest’anno dopo i buoni risultati tra le 57 kg.

IL RANKING

1 AGBEGNENOU Clarisse  FRA 5202  1
2 TRSTENJAK Tina  SLO 5040  1
3 TASHIRO Miku  JPN 4100  5
4 NABEKURA Nami  JPN 4010
5 UNTERWURZACHER Kathrin  AUT 3910  2
6 SCHLESINGER Alice  GBR 3060
7 BALDORJ Mungunchimeg  MGL 2882  2
8 TRAJDOS Martyna  GER 2803  3
9 GWEND Edwige  ITA 2553  2
10 FRANSSEN Juul  NED 2513  10
11 KRSSAKOVA Magdalena  AUT 2274  3
12 DAVYDOVA Daria  RUS 2268  7
13 LIVESEY Amy  GBR 2180  3
14 RENSHALL Lucy  GBR 2162  3
15 LESKI Andreja  SLO 2084  3
16 VALKOVA Ekaterina  RUS 1960  1
17 OZDOBA-BLACH Agata  POL 1946  1
18 PINOT Margaux  FRA 1850  5
19 QUADROS Ketleyn  BRA 1640  2
20 HAECKER Katharina  AUS 1634  2
148 PICCIN Cristina  ITA 52
170 GIORGIS Valentina  ITA 32
194 BUSTO Francesca  ITA 16
217 CENTRACCHIO Maria  ITA 6

giulio.chinappi@oasport.it





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Immagine: IJF

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