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Lotta
Il 2017 della lotta italiana. Qualcosa si muove alle spalle di Frank Chamizo
Un nuovo anno si archivia per il mondo dello sport, ed anche per la lotta azzurra è tempo di bilanci. Ancora una volta, la stella assoluta per i colori italiani risponde al nome di Frank Chamizo Márquez, il venticinquenne di origine cubana, che ha scritto nuove pagine di storia per la lotta nazionale e rimpinguato ulteriormente il suo già ricco palmarès. Il medagliato di bronzo di Rio 2016 ha deciso quest’anno di affrontare una nuova sfida, passando alla categoria 70 kg dello stile libero, una divisione di peso che non fa parte del programma a cinque cerchi, e che lo ha visto affrontare nuovi avversari rispetto a quelli a cui era abituato tra i 65 kg. Un cambiamento che a molti atleti può dare qualche problema, ma che Chamizo ha saputo affrontare nel migliore dei modi, laureandosi campione europeo a Novi Sad e poi campione del mondo a Parigi 2017, dopo aver già vinto entrambi i titoli nella categoria inferiore. Considerando anche il bronzo vinto nel 2010 a Mosca sotto i colori cubani, quando combatteva tra i 55 kg, Chamizo vanta dunque ora tre medaglie iridate in altrettante divisioni di peso.
La novità è arrivata soprattutto dalla vittoria della medaglia di bronzo europea da parte di Sara Da Col. La venticinquenne di Rovereto è divenuta la nuova eroina della lotta femminile, prima che un infortunio la privasse della partecipazione alla rassegna iridata. Infortuni che hanno bloccato anche la stagione della sfortunata Dalma Caneva, l’altra atleta di riferimento per quanto riguarda il settore femminile, mentre la lotta greco-romana ha vissuto una stagione di ricostruzione dopo gli addii di Andrea Minguzzi e Daigoro Timoncini, vedendo emergere diversi nuovi atleti, in particolare Riccardo Abbrescia.
Incoraggianti anche i risultati ottenuti nelle categorie giovanili, dove le ultime stagioni hanno visto l’Italia raccogliere diverse medaglie europee e mondiali. Daniel Pramatarov ha conquistato il bronzo ai Mondiali cadetti e l’argento agli Europei, Morena De Vita ed Elena Esposito sono state medagliate di bronzo agli Europei cadetti, Simone Iannattoni ha ottenuto l’argento agli Europei junior, dove sono arrivati anche bronzi di Elena Esposito ed Eleni Pjollaj, e lo stesso Abbrescia ha ottenuto il bronzo agli Europei under 23. Fondamentale sarà dunque continuare a coltivare questi giovani talenti per arrivare a Tokyo 2020 con una squadra più numerosa rispetto a quella vista a Rio 2016, quando si qualificarono solo Chamizo e Timoncini.
giulio.chinappi@oasport.it
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Immagine: IJF