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Motomondiale 2018, è sempre Italia vs Spagna. Le due nazioni dominano per numero di iscritti alle tre classi

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Il 2017 volge al termine e così la stagione del Motomondiale, pronto come sempre a ripartire all’inizio del prossimo anno. I test svolti a Valencia e Jerez sono stati un assaggio di ciò che ci attenderà, tra miglioramenti tecnici e sviluppi di motore e telaio. Ci saranno ancora sfide e duelli all’ultima staccata, come nel Mondiale conclusosi due mesi fa; si rinnoverà, poi, un’altra battaglia, la stessa che dura da anni: Italia vs Spagna. Saranno ancora loro le nazioni più rappresentate nel paddock. Diamo uno sguardo agli iscritti alle tre classi.

MotoGP: Marquez, Lorenzo e Viñales vs Dovizioso e Rossi

Nove a cinque per la Spagna. Un divario netto, ma meno accentuato rispetto alla scorsa stagione: gli iberici hanno infatti perso un componente, Hector Barbera, “retrocesso” in Moto2, mentre l’Italia schiererà Franco Morbidelli, campione in carica della classe intermedia.

La truppa spagnola sarà guidata come sempre da Marc Marquez, campione del mondo e grande favorito ai nastri di partenza della stagione 2018. Sarà El Cabroncito il pilota spagnolo più accredito a lottare per il Mondiale; Dani Pedrosa, infatti, suo compagno di team in Honda, non ha mai mostrato la costanza che serve ma è rimane tra i papabili alla vittoria nella gara singola. Ci si aspetta di più, poi, da Jorge Lorenzo e Maverick Viñales: il primo ha vissuto un anno di adattamento in sella alla Ducati ed ora promette battaglia, il secondo sembrava avviato verso la conquista del titolo ma è poi naufragato insieme alla sua Yamaha.

Gli altri, invece, non hanno chance di titolo. Aleix Espargaro ha trainato lo sviluppo dell’Aprilia e si aspetta ulteriori miglioramenti quest’anno. Stesso discorso per il fratello Pol in KTM. Alex Rins ha chiuso bene la stagione in Suzuki e potrebbe fare passi avanti. Alvaro Bautista sarà ancora in sella alla Ducati del Team Aspar, mentre Esteve Rabat è passato dalla Honda alla Desmosedici (Reale Avintia).

La pattuglia italiana vedrà a capo Andrea Dovizioso. È stato lui il miglior pilota italiano del 2017, capace di contendere il titolo fino alla fine a Marquez. Dovi ha acquisito una nuova consapevolezza e l’anno prossimo ci riproverà. Quello che spera di fare Valentino Rossi, condizionato quest’anno prima dai problemi della Yamaha, poi dall’infortunio alla gamba. Sarà un anno importante, poi, per Danilo Petrucci, sempre a caccia della prima vittoria, e per Andrea Iannone, che spera di inserirsi tra i migliori con la sua Suzuki. C’è curiosità per Franco Morbidelli, che ha già mostrato di sapersi adattare nei test effettuati.

Moto2: chi sarà l’erede di Franco Morbidelli?

Italia in vantaggio nella classe intermedia, con nove presenze a sette. Perso Morbidelli, il Bel Paese ha bisogno di nuovi piloti in grado di poter lottare per il titolo. Potrebbe farlo Francesco Bagnaiarookie of the year lo scorso anno. Sarà lui la punta del Team Sky, affiancato da Luca Marini. Lo stesso obiettivo di Mattia Pasini, l’unico azzurro in grado di vincere un GP nel 2017 (oltre ovviamente a Morbidelli), che continuerà a fare da chioccia ad Andrea Locatelli.

Sarà l’anno di debutto di Romano Fenati, una vera incognita visto che sarà il primo anno anche per il suo team (Marinelli Rivacold Snipers). E poi ancora Lorenzo Baldassarri, passato al team Pons, Federico Fuligni e Simone Corsi, entrambi con Tasca Racing, ed infine Stefano Manzi, che correrà per il Team Forward.

Il favorito per il Mondiale Moto2 sarà però spagnolo, Alex Marquez, chiamato a raccogliere l’eredità di Morbidelli in casa Marc VDS. Anche quest’anno, però, avrà un compagno scomodo: Joan Mir, campione del mondo Moto3. Potrà essere l’anno della crescita di Jorge Navarro (Gresini), così come potrà dire la sua l’esperto Hector Barbera. Completano la truppa Iker Lecuona (CGMB Evolution), Xavi Vierge (Dynavolt Intact) e Isaac Viñales (SAG).

Moto3: tanti giovani talenti con voglia di emergere

Nove a sette il parziale anche in Moto3, sempre in favore dell’Italia. Duo scoppiettante nel team Sky, con Nicolò Bulega a fare da primo alfiere affiancato dal giovane talento Dennis Foggia. Ci si aspetta molto da loro, così come, in ottica iridata, anche da Andrea Migno, passato in Aspar, e Fabio Di Giannantonio, rimasto al Team Gresini. Chance importante anche per Tony Arbolino, che correrà con il team Marinelli Rivacold.

Il posto di Arbolino nel team SIC58 è stato preso da Niccolò Antonelli. Coppia tutta italiana, poi, nel Team Leopard, con Enea Bastianini e Lorenzo Dalla Porta chiamati a raccogliere il pesante testimone lasciato da Mir. Infine, completa la truppa Marco Bezzecchi (MC Saxoprint).

Le ambizioni spagnole saranno affidate principalmente ad Aron Canet, affiancato nel team Estrella Galicia dal debuttante Alonso López, e Jorge Martin (Del Conca Gresini), recordman di pole nel 2017. Alle loro spalle è pronto a proseguire la sua crescita Juanfran Guevara (RBA Boe Racing). Conferme, poi, per Albert Arenas (Aspar) e Marcos Ramirez, passato al team Bester Capital Dubai, dove troverà posto a tempo pieno nel 2018 Jaume Masiá.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Lorenzo Di Cola

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