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NBA 2017-2018: spettacolo a Natale tra Golden State e Cleveland. Statistiche e curiosità sulla rivincita delle Finals
Per gli appassionati di basket il Natale vuol dire Christmas Day, ovvero una scorpacciata di incontri in NBA dall’alto tasso di spettacolo e divertimento. Per il terzo anno consecutivo, la partita della prima serata italiana vedrà di fronte Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. Non è l’unica partita in programma a Natale, ma certamente la più attesa ed intrigante. Un match diventato ormai un classico non solo del 25 dicembre ma anche della NBA.
I due precedenti confronti hanno visto vincere una volta i Warriors ed una volta i Cavaliers, ovvero in entrambe le occasioni la squadra di casa. Se due anni fa fu una partita equilibrata, lo scorso anno è stata un vero turbinio di emozioni: la tripla di Steph Curry sembrava aver deciso l’incontro ma due giocate nel finale di Kyrie Irving regalarono il successo a Cleveland. Entrambi saranno assenti: uno certamente, Irving, passato ai Boston Celtics, l’altro, Curry, in forse per un problema alla caviglia che lo tiene lontano dal campo dal 4 dicembre.
Sarà un bel test per le due squadre, aldilà di una rivalità che ha segnato gli ultimi tre anni della Lega e che sembra poter continuare a lungo. I Warriors sono praticamente rimasti la stessa squadra che ha vinto il titolo a giugno, con piccole aggiunte che non hanno fatto altro che arricchire un roster già stellare. È Kevin Durant il miglior realizzatore (26.3 punti di media), senza trascurare i vari Draymond Green e Klay Thompson. I Cavaliers, invece, hanno visto partire Irving, una perdita meno grave rispetto a quanto si possa pensare. Certo, la partenza di Cleveland non era stata confortante, ma una volta trovata la quadra (nella fattispecie, il ruolo di sesto uomo di Wade) la squadra è stata inarrestabile, sorretta da un LeBron James che a quasi 33 anni (il 30 dicembre) sembra aver portato ancora più in alto il suo limite (28.4 punti e 9.2 assist a partita).
I precedenti tra le due squadre, almeno in tempi recenti, ovvero dal 2015, da quando questa rivalità caratterizza l’NBA, vedono in vantaggio Golden State per 15-9. Un bottino che conta 6 sfide di regular season (4-2 Warriors) e ben 18 in gare di Finals: Warriors e Cavs, infatti, sono state protagoniste delle ultime tre finali NBA e sono le serie pretendenti a ricoprire lo stesso ruolo anche quest’anno. La squadra della California è dunque favorita per l’edizione natalizia di quest’anno: non solo perché è avanti nei confronti diretti e perché potrà giocare in casa, ma anche perché il record dice 142-75 in favore di chi gioca sul proprio parquet la partita di Natale: un 65% migliore della percentuale di vittorie delle squadre di casa tra regular season e playoff dal 1992. Attenzione, però, perché chi ha vinto i due precedenti confronti natalizi tra Golden State e Cleveland ha poi perso la finale…
“È solo una partita di 82“, ha dichiarato Durant stanotte dopo la sconfitta dei Warriors contro Denver, con il minimo stagionale di punti (81). “È una partita su cui non bisogna dire nulla: è Natale, saremo sulla TV nazionale e avremo di fronte l’avversario delle ultime tre finali“, ha fatto eco coach Steve Kerr, che ha poi elogiato come Cleveland si sia rimessa in moto dopo le difficoltà iniziali. “Non me l’aspettavo. Voglio dire, conosco la grandezza di LeBron e del team, ma non mi aspettavo di vederli sopra il 50% di vittorie adesso. James sta giocando la miglior pallacanestro della sua carriera: sarà divertente“. Anche LeBron James condivide il pensiero di Durant. “È solo una partita, perché uno-due giorni dopo dovremo affrontare un altro avversario. È così che funziona la Lega. Certo, il Natale è un grande giorno per l’NBA, ma è una partita e l’occasione per confrontarci con un top team quale è Golden State“. Aldilà della diplomazia, non sarà una semplice partita di Natale.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter Golden State Warriors