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Nuoto, Assoluti Invernali 2017. Sabbioni, il ritorno! Record e speranze verso Copenaghen

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Non è un record “normale” quello ottenuto nei 100 dorso da Simone Sabbioni nella vasca di casa. Non lo è per due motivi: perché il riccionese è il primo uomo italiano ad abbattere la barriera dei 50″ sulla distanza nella vasca da 25 metri e perché questo primato arriva a 19 mesi dal record in vasca lunga, sempre ottenuto a Riccione, che permise al dorsista romagnolo di qualificarsi per le Olimpiadi di Rio. Da quel momento per Sabbioni sarebbe iniziato un calvario, finito proprio oggi, fatto di problemi intestinali, ai denti e fisici vari che hanno minato le sicurezze di uno dei talenti più cristallini del movimento azzurro.

A Rio Sabbioni è stato una semplice comparsa, non certo per colpa sua. Per i Mondiali non si è neppure qualificato, anche se era in trampolino di lancio, a causa di un problema alle gengive che gli ha impedito di partecipare al Sette Colli per legittimare l’eventuale chiamata azzurra che non è mai arrivata. A quel punto ha mollato tutto e si è dato al surf perché staccare la spina, a volte, è più utile che incaponirsi in piscina.

Il break gli ha permesso di smaltire tutti i malanni e di maturare una scelta importante per lui che non aveva mai lasciato la Romagna prima. Poco prima dei Mondiali di Budapest la decisione di salutare l’allenatore che lo ha guidato da quando era piccolo, Luca Corsetti, e di aggregarsi al team di Matteo Giunta, per nuotare a fianco di Federica Pellegrini nella piscina federale di Verona.

Un cambio che è stato immediatamente assimilato da Sabbioni che, evidentemente, aveva solo bisogno di accantonare i problemi fisici per tornare protagonista ad altissimi livelli. Già a Genova prima e a Livorno poi, si erano visti i progressi del riccionese che oggi si è presentato tirato a lucido e forse ancora più potente del solito in particolare nelle spalle. I 100 dorso sono stati un capolavoro di distribuzione delle energie e l’impressione è che Sabbioni non abbia sparato tutte le cartucce in suo possesso: qualcosa di meglio si può sicuramente fare in virata e nella prima parte di gara ma il Sabbioni visto nel finale è molto simile alla migliore versione del romagnolo.

Adesso la strada per Copenaghen è sicuramente meno impervia, anche se il terzo crono mondiale dell’anno (49″96) metterà Sabbioni nelle condizioni di essere fra gli osservati speciali, se non tra i favoriti della specialità, con la consapevolezza che l’Europeo danese sarà solo una tappa di passaggio verso i prossimi appuntamenti in vasca lunga, il palcoscenico preferito del numero uno italiano del dorso.

 





 

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Foto: pagina facebook Simone Sabbioni

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