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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: Fabio Scozzoli è ORO nei 50 rana con dedica. Peaty sconfitto! Argento per la 4×50 stile libero maschile

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E’ andata in archivio la prima giornata degli Europei di nuoto in vasca corta in corso di svolgimento a Copenhagen (Danimarca). Nel pomeriggio si sono tenute le prime semifinali e finali del programma nella piscina della Royal Arena.

 

50 RANA UOMINI (finale)

E’ stato un Fabio Scozzoli straordinario e commovente quello che ha regalato all’Italia la prima medaglia d’oro in questa rassegna all’Italia. Un atto conclusivo in cui Fabio, pur non partendo benissimo, ha fatto la differenza nel nuotato prendendosi un successo pieno di significati a dimostrazione che l’impegno e la voglia di emergere trionfa sempre. Il 25″62 finale non è solo un oro continentale inatteso ma anche un primato europeo di pregevolissima fattura. Un successo che il ranista di Lugo ha voluto poi dedicare all’amico Mattia Dall’Aglio scomparso tragicamente quest’estate. Niente da fare quindi per il russo Kiril Prigoda (25″68) e sopratutto per il “mostro” Adam Peaty” (25″70), inchinatosi all’atleta nostrano. Ottava piazza invece per NIcolò Martinenghi che in 26″48 ha strappato un po’ troppo non riuscendo a nuotare i migliori tempi messi in mostra precedentemente

 

4×50 STILE LIBERO UOMINI (finale)

Un finale con il botto per il Bel Paese che, in verità, un po’ ci aspettavamo. L’argento nella 4×50 stile libero maschile era un risultato atteso e forse si sperava anche in qualcosa di più. Russi però troppo forti. Luca Dotto ha aperto bene la staffetta con il crono di 20″92 ma poi Vladimir Morozov (20″59) e Sergei Fesikov (20″49), nelle frazioni centrali, hanno creato il gap rispetto a Lorenzo Zazzeri (20″83) ed Alessandro Miressi (21″17) rendendo vana la pur buona prestazione di Marco Orsi (20″75). Nazionale dell’Est dunque sul gradino più alto del podio in 1’23″23 a precedere gli azzurri (1’23″67) e la Polonia (1’24″44).

 

200 DORSO UOMINI (finale)

E’ stato del russo Kliment Kolesnikov il successo in questa finale. Una prestazione eccellente per il russo classe 2000 che si è imposto in 1’48″02 siglando il nuovo primato del mondo juniores ed il record dei campionati. Detronizzato, dunque, il polacco Radoslaw Kawecki (1’48″46), fino ai 150 metri in vetta, a cui però è mancata una chiusura degna di questo nome. In terza piazza il lituano Danas Rapsys (1’49″06), autore di una gara molto attenta, conclusa con un ottimo riscontro finale.

400 MISTI DONNE (finale)

Nessuna sorpresa nei 400 misti donne: dominio di Katinka Hosszu doveva essere e dominio è stato. La magiara si è laureata per l’ennesima volta, in questa specialità, campionessa continentale con il crono di 4’24″78. Un’egemonia fin dal primo metro a farfalla suggellato da un tempo considerevole. In seconda e terza piazza la coppia francese Lara Grangeon (4’28″77) e Fantine Lesafre (4’30″68) venute fuori nella frazione a rana. Positiva la prestazione di Ilaria Cusinato che ha concluso la sua gara in 4’32″85, non riuscendo a chiudere il gap con lo stile libero accumulato negli stili precedenti.

400 STILE LIBERO UOMINI (finale)

L’atto conclusivo dei 400 stile libero maschili, senza italiani in vasca, è stato una sfida tra il russo Aleksandr Krasnykh e l’ungherese Peter Bernek. Un duello che ha premiato il classe ’95 dell’Est con il gran tempo di 3’35″51, facendo la differenza dai 200 metri in avanti rispetto alla concorrenza. Il magiaro, dunque, in piazza d’onore in 3’37″14 mentre il norvegese Henrik Christiansen ha centrato il terzo gradino del podio, con il solito rush finale, toccando la piastra in 3’38″63.

100 DORSO DONNE (semifinali)

Niente finale per Federica Pellegrini in questa specialità usata, verosimilmente, in prospettiva 100 stile libero. Quarta nella seconda semifinale in 57″98, peggiorando di qualche centesimo rispetto alle batterie, la campionessa di Spinea ha dovuto inchinarsi alle specialiste che questo pomeriggio hanno messo in mostra tutto il loro talento. E’ stata l’olandese Kira Toussant (56″80) a far segnare il miglior crono a precedere la magiara Hosszu (56″88) e la russa Maria Kameneva (57″45). Per la veneta il decimo crono nella graduatoria complessiva mentre completamente senza energie l’altra rappresentante del Bel Paese Silvia Scalia (sedicesima, 56″83).

100 FARFALLA UOMINI (semifinali)

Un grande Matteo Rivolta ha illuminato la vasca della Royal Arena siglando il miglior crono in 50″01. Un incedere sicuro, a tratti impressionante in subacquea, ha consentito al lombardo di stampare un ottimo 50″01 e si candida per una medaglia. Meno brillante rispetto a questa mattina invece Piero Codia che, giunto terzo in 50″62 nella seconda semifinale, passando forse troppo lento nei primi 50 metri. Comunque per il 28enne triestino il settimo crono d’accesso alla finale e domani ci riproverà. Avversari pericolosi il polacco Konrad Czerniak ed il russo Konrad Kharlanov (50″28). Fuori invece dalla finale l’ungherese Laszlo Cseh (11°).

50 RANA DONNE (finale)

Era la favorita della vigilia e la vasca ha dato conferme: Ruta Meilutyte (29″36) è la campionessa europea della distanza aprendo letteralmente le acque danesi e non dando alcuna chance alle avversarie. La finlandese Jenna Laukkanen (29″54) ha dovuto accontentarsi della seconda piazza in 29″54 mentre la svedese Sophie Hansson (29″77) è salita sul terzo gradino del podio. Sesta posizione per Arianna Castiglioni in 30″06 che ha nuotato sui suoi limiti non potendo fare molto contro avversarie oggettivamente più forti.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: fonte con autorizzazione Fabio Scozzoli

 

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