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Nuoto, Europei Copenhagen 2017. IL PAGELLONE. Scozzoli: l’uomo dei Campionati. Cusinato: benvenuta tra i grandi!

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PIERO CODIA 5.5: ormai è riconvertito ai 100 ma, con lo stato di forma mostrato nella distanza doppia, vi si poteva aspettare qualcosa di più, almeno una finale, nella gara veloce e invece non riesce a centrarla per poco.

MATTEO RIVOLTA 5.5: non è la sua gara preferita e si vede. Dopo l’oro nei 100 un pizzico di rilassamento ci può stare ma deve ritrovare le forze in vista di un 200 che lo può vedere protagonista ad altissimo livello. Non sarà questa eliminazione a intaccare il bilancio positivo di questo campionato europeo.

ANDREA VERGANI 6: prove dignitose ma non eccezionali nei 50 farfalla e nella frazione del mattino della 4×50 stile libero mista. Merita la sufficienza.

SILVIA SCALIA 5: una delle delusioni della rassegna continentale. Si qualifica per la semifinale e poi disputa una gara anonima denotando condizione non certo ottimale ma anche una certa rassegnazione che non piace. Deve crescere da tutti i punti di vista.

TANIA QUAGLIERI 5: non è il suo Europeo. Resta nettamente al di sotto dei suoi standard migliori ed esce senza lottare nelle batterie anche dei 50 dorso.

ELENA DI LIDDO 6.5: centra due semifinali in mattinata, 50 dorso per un soffio, e 100 farfalla. Esce di scena in entrambe ma conferma il suo buono stato di forma e si prepara al meglio per la frazione a farfalla della mista dui domani.

ALESSANDRO MIRESSI 6: la vasca corta non è ancora il suo pane ma ci mette grande impegno e grinta e questo già basta per portare a casa un voto positivo.

LORENZO ZAZZERI 5.5: c’erano tutte le condizioni per vederlo protagonista domani nella finale dei 100 stile libero. Buona la prestazione in batteria e buona anche nel lancio della staffetta veloce mista al mattino. Poi, al momento della verità, perde la tramontana fallendo l’accesso ad una finale ampiamente alla sua portata. Un black out che si può spiegare più con l’emozione che con la stanchezza.

LUCA DOTTO 7.5: miglior tempo al mattino e anche in semifinale nei 100 stile libero dove domani partirà con i favori del pronostico, nel tentativo di bissare il titolo continentale di Londra in lunga. Bravissimo anche al lancio della 4×50 stile mista. Consegna un bel vantaggio a Orsi, restando ancora sotto i 21″. E’ uno degli azzurri simbolo di questa manifestazione.

MARCO ORSI 7.5: non fosse stato per la regola dei due posti per nazione sarebbe entrato in semifinale e forse anche in finale dei 100 stile. Si rifà ampiamente prendendosi la finale dei 100 misti con il secondo tempo alle spalle di un inarrivabile Fesikov e poi porta a casa la seconda medaglia del suo Europeo con la staffetta. Instancabile!

ILARIA BIANCHI 6: svolge con diligenza il compito di giornata senza sprecare una goccia di energia in più del richiesto. Entra in finale con il quarto tempo, dopo una semifinale un po’ pazza, in cui rischia di allontanarsi troppo dalle prime nella parte iniziale. Preannuncia scintille per domani. Vedremo: è bene fidarsi di Ilaria in questi giorni.

SIMONE GENI 7: è vero, non è una gara particolarmente “trafficata” ma lui conquista una bellissima finale nei 100 misti e farà da scudiero al compagno di squadra Orsi, cercando magari di approfittare di qualche incertezza degli avversari più forti di lui sulla carta. Il podio non è lontanissimo, anche se ci vuole un’impresa.

ILARIA CUSINATO 8: prima finale e prima medaglia di una carriera che si preannuncia folgorante. E’ cresciuta tanto la ragazza, alla corte di Stefano Morini che ha potuto concentrarsi su di lei negli ultimi mesi, viste le assenze delle star Paltrinieri e Detti. Gara di rimonta e di sofferenza nel finale. Potrebbe conquistare anche un argento ma va benissimo il bronzo.

FEDERICA PELLEGRINI 7: non si migliora nel 50 lanciato ma piano piano entra nel personaggio della velocista. Non è certo la prima medaglia in una 4×50 stile libero però è la medaglia che le permette di non tornare a casa a meni vuote e non è da sottovalutare questo aspetto in vista di un anno complicato.

ERIKA FERRAIOLI 7: ha una missione. Non farsi avvicinare dalle rivali e la porta a termine con grinta e brillantezza. E’ il lampo  che serve per dare spessore ad un Europeo che l’aveva vista protagonista a sprazzi.

FABIO SCOZZOLI 8.5: non si doveva lottare solo per il bronzo? Lui lotta per l’oro,ritoca il record italiano, che aveva sei anni, mette ancora dietro il signor Prigoda e mette paura a sua maestà Peaty chiudendo a meno di due decimi dal nuovo primatista europeo. E’ l’uomo di Copenaghen, ormai non ci sono più dubbi. Un campione completamente ritrovato.

ARIANNA CASTIGLIONI 7. non basta il nuovo record italiano a farla salire sul podio ma deve essere orgogliosa di questa gara e trarre grandi insegnamenti. Ha osato, è stata coraggiosa. Stavolta il coraggio non ha pagato ma altre volte le regalerà grandi soddisfazioni. Un quarto posto che, per noi, vale una medaglia.

NICOLO’ MARTINENGHI 7: chiuso il cerchio. E’ sceso in vasca sette volte e per sette volte si è migliorato. Oggi nuovo record mondiale juniores dei 100 rana. Sa stare al suo posto, con il compagno rivale Scozzoli in copertina. E’ intelligente e forte. Lo aspettiamo senza fretta nelle posizioni che contano.





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Foto: Credit La Presse

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