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Nuoto, Europei Copenhagen 2017 – Italia altre 3 medaglie: Scozzoli, Cusinato e 4×50 sl mista le emozioni azzurre

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E’ andata in archivio la quarta e penultima giornata degli Europei di nuoto in vasca corta in corso di svolgimento a Copenhagen (Danimarca). Nel pomeriggio si sono tenute le semifinali e finali del programma nella piscina della Royal Arena e l’Italia si proietta al giorno di chiusura con 3 medaglie in più (1 argento e 2 bronzi).

100 RANA UOMINI (finale)

Fabio Scozzoli semplicemente superbo! Difficile trovare un aggettivo più adatto a descrivere la prestazione del ranista di Lugo. Il 29enne, nell’atto conclusivo dei 100 metri (rana), ha centrato una medaglia d’argento che sembrava molto complicata, giungendo solo alle spalle del “mostro” Adam Peaty (55″94, autore del nuovo primato europeo e dei campionati). Un incedere di grande livello quello di Fabio che ha toccato in 26″12 ai 50 metri (2°), resistendo alla grande nella seconda parte e chiudendo in 56″15 (nuovo primato italiano) davanti al russo Kirill Prigoda (56″28). Settimo ma con il “sorriso” l’altro azzurro Nicolò Martinenghi, miglioratosi ancora una volta dal punto di vista cronometrico: 57″27 per lui e nuovo primato mondiale juniores per il varesino. Il futuro è suo.

 

200 MISTI DONNE (finale)

E’ stata poi Ilaria Cusinato a regalarsi e regalarci una grande emozione. Bronzo per la giovane allieva di Stefano Morini che in 2’08″19, migliorando il proprio primato di circa un secondo, è salita per la prima volta sul podio assoluto europeo. Una gara in cui, contrariamente alle previsioni, la 18enne nostrana ha fatto la differenza a rana, ricucendo il gap dopo la frazione a dorso.. Specialità che, manco a dirlo, ha visto il successo della magiara Katinka Hosszu, imperterrita nella sua sequenza di vittorie, con il crono di 2’04″43 a precedere l’altra magiara Evelyn Verraszto (2’08″09), completando così la festa ungherese.

 

4×50 STILE LIBERO MISTA (finale)

E’ stata del quartetto Luca Dotto (20″87), Marco Orsi (20″74), Federica Pellegrini (24″12), Erika Ferraioli (23″65) l’ultima medaglia per l’Italia in questo day-4 nella 4×50 stile libero mista. Ottimamente lanciata da Dotto, la staffetta ben si è comportata, cogliendo il bronzo (1’29″38),  avendo davanti due compagini come l’Olanda e la Russia, oggettivamente, di un livello superiore. Orange che, tra l’altro, grazie ad una frazione spaventosa della Kromowidjojo da 23″01, hanno siglato il nuovo primato del mondo di 1’28″39.

100 RANA DONNE (finale)

Un vero peccato per Arianna Castiglioni la finale dei 100 rana donne. E’ stata coraggiosa la lombarda, partendo fortissimo fin da subito e toccando terza a metà gara in 30″53. Poi, come si suol dire, son mancati gli ultimi 25 metri e la ranista nostrana ha perso la terza piazza per appena 20 centesimi in favore della spagnola Jessica Vall Montero (1’04″80). 1’05″00 che comunque è il nuovo primato italiano (precedente di Lisa Fissneider in 1’05″28) e pur essendo una medaglia di legno è da valutare in ottica positiva per il miglioramento riscontrato. In tutto questo la lituana Ruta Meylutite si è aggiudicata l’oro continentale con il nuovo primato europeo in 1’03″79 a precedere la finlandese Jenna Laukkanen (1’04″25) e per l’appunto l’iberica.

100 STILE LIBERO UOMINI (semifinali)

Luca Dotto fa sognare l’Italia nella gara regina. Il velocista veneto, nelle quattro vasche della Royal Arena, si è ripetuto dopo le batterie stabilendo la miglior prestazione in semifinale con il crono di 46″82. Ottima la progressione dell’azzurro nell’ultimo 25 che gli ha permesso di chiudere in un ottimo 46″82. Avversari del nostro Luca il belga Pieter Timmers (46″84) ed il britannico Duncan Scott (46″92), dotati di un gran ritorno, in grado di impensierire chiunque. Si è peggiorato invece rispetto al turno precedente Lorenzo Zazzeri che in 47″29 è rimasto escluso dall’atto conclusivo per appena 2 centesimi (9° tempo).

100 FARFALLA DONNE (semifinali)

Target centrato da Ilaria Bianchi nelle semifinali dei 100 farfalla donne. L’emiliana, terza nella semifinale con il crono di 56″70, ha staccato il biglietto per l’atto conclusivo e domani proverà a lottare per il podio. L’azzurra, infatti, si è classificata quarta nel computo complessivo della graduatorie delle semifinali, capeggiata dalla svedese Sarah Sjoestroem (55″56), grande favorita per la vittoria finale nonostante una forma non ottimale. Le rivali, infatti, non sembrano essere all’altezza e la vera battaglia sarà per le altre posizioni di vertice con la danese Emille Beckmann, la francese Marie Wattel, l’olandese Ranomi Kromowidjojo e la Bianchi in lizza. Niente da fare invece per Elena Di Liddo (11esima in 57″64).

 

100 MISTI UOMINI (semifinali)

Il Bel Paese può sorridere anche in questa specialità: Marco Orsi (2° tempo delle semifinali in 52″10 e primato italiano) e Simone Geni (sesto in 52″74) proveranno a regalare un’altra medaglia alla nostra spedizione. Per la vittoria, il russo Sergei Fesikovo è parso avere qualcosa in più essendo l’unico ad abbattere il muro dei 52″ (51″45).

50 FARFALLA UOMINI (finale)

Nella schiuma bianca dei 50 farfalla uomini è stato il russo Akeksandr Popov a primeggiare con il crono di 22″42, in una finale a dir poco serrata. L’atleta dell’Est ha preceduto infatti di appena un centesimo l’ucraino Andriy Govorov (22″43) e di +0″02 la coppia composta dal serbo Sebastian Sabo e dal campione del mondo in lunga Benjamin Proud, un po’ al di sotto delle attese.

50 DORSO DONNE (finale)

Sempre e solo lei: Katinka Hosszu. La magiara ha fatto propri i 50 dorso, facendo come al solito la differenza con la sua eccezionale subacquea e toccando in 25″95 battendo la polacca Alicja Tchorz (26″09) e la tulipana Maaike De Waard (26″40). Un filo di delusione per il pubblico di casa che si aspettava qualcosa da questa gara con Julie Jensen, giunta quarta a 2 centesimi dalla terza classificata.

200 STILE LIBERO DONNE (finale)

Francia esultante nelle acque danesi grazie a Charlotte Bonnet in una finale dei 200 stile libero donne priva di alcuni calibri da novanta come Federica Pellegrini e Sarah Sjoestroem. La transalpina, comunque, si è meritatamente laureata nuova campionessa europea con il tempo di 1’52″19 piegando le mire dell’olandese Femke Heemskerg (1’53″41), ancora una volta non certo decisa nel momento del bisogno. In terza piazza la russa Veronika Andrusenko (1’53″75).





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Foto: pagina facebook Fabio Scozzoli

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