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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: le dichiarazioni dei protagonisti. Scozzoli: “Un tempo inaspettato”; Cusinato: “Il lavoro paga”; Pellegrini: “La mia annata è finita a Budapest”

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Sono 13 le medaglie dell’Italia ad una giornata dal termine degli Europei di nuoto in vasca corta a Copenhagen (Danimarca) e sono davvero tanti i temi espressi dai protagonisti e dagli addetti ai lavori al termine di un day-4 che ha visto l’argento di Fabio Scozzoli nei 100 rana ed i due bronzi di Ilaria Cusinato nei 200 misti e della staffetta 4×50 stile libero mista.

Partendo dalla giovane classe ’99, allieva di Stefano Morini, il terzo posto nei misti è il primo podio a livello assoluto conquistato ed è chiaro che la soddisfazione non possa mancare: Sono felicissima per il risultato ottenuto. Un bronzo significativo che dà valore alle mie scelte. Ho cambiato tanto l’anno scorso ed ora si iniziano a raccogliere i frutti. Sono una persona molto determinata e mi ispiro a Katinka Hosszu per il modo di gareggiare. Questo è solo un primo passo, poi vedremo in lunga che risultati riuscirò a fare”.

Emozionante e sorprendente il secondo posto di Scozzoli nei 100 rana. Le aspettative di un bronzo si sono trasformare in un argento a un tiro di schioppo da Adam Peaty ed è palpabile la sorpresa e l’orgoglio dell’atleta di Lugo:  Non mi aspettavo di migliorare così tanto. Mezzo secondo meglio del record italiano è un riscontro che va ben al di là del mie più rosee aspettative. E’ chiaro che questo risultato dà fiducia e mi fa guardare al futuro con maggior convinzione. Lo Scozzoli di adesso non è il migliore. Vengo da un inseguimento dopo i problemi avuti per cui quanto fatto ha un sapore decisamente particolare”.

E poi veniamo a lei, a Federica Pellegrini, riuscita a concludere questa rassegna con un bronzo nella 4×50 mista mista: Sono contenta della medaglia conquistata in questa staffetta perché eravamo al cospetto di nazionali molto forti. Quanto accaduto qui a Copenhagen non cambia di una virgola la mia stagione che, nei fatti, si è conclusa a Budapest e per questo l’annata è stata da incorniciare”.

Discorso d’analisi approfondito anche con il suo allenatore Matteo Giunta: Il lavoro impostato con gli atleti ha come principale obiettivo gli Europei in vasca lunga a Glasgow. Con Federica (Pellegrini ndr.) abbiamo diminuito il carico di allenamenti, cercando di sposare una preparazione che possa portarla a nuotare in estate il 53″ basso. Tra qualche mese avremo le idee più chiare. In merito a Sabbioni dico che è un atleta con ancori margini di miglioramento e caratterialmente può aspirare a risultati importanti. Il livello del dorso è molto alto ed il russo Koleshnikov che ha nuotato in 48″ qui lo dimostra. Tuttavia, ritengo che Simone abbia ottime carte da giocare”.

Tornando ai nuotatori in vasca, Marco Orsi, primatista dei 100 misti e voglioso di conquistare la medaglia, non nega un po’ di delusione per l’uscita di scena dalle batterie dei 100 stile libero: Sono contento del record italiano ottenuto nei 100 misti ma non sto al 100%. Mi dispiace non essere entrato nella finale dei 100 stile libero, visti i tempi, ma sto lavorando intensamente e prima o poi arriverò. Punto ai 100 misti dove voglio ottenere un grande risultato”.

Reduce dal sorprendente argento dei 200 farfalla, Ilaria Bianchi ha analizzato la sua situazione attuale guardando alla finale nei 100: Oggi ho pagato i 200 di ieri comunque il crono non è certo male, trattandosi del mio migliore stagionale. In questa gara, siamo tutte molto vicine e la vasca corta, spesso, premia anche atlete che in lunga farebbero più fatica. Comunque credo che recuperando possa farvi divertire e realizzare un tempo di alto livello“.

 





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Foto: Fabio Scozzoli OASport

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