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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: l’Italia dei grandi ritorni colora d’azzurro il cielo danese

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L’edizione 2017 degli Europei in vasca corta di Copenhagen (Danimarca) è andata in archivio ed è ancora con trasporto ed emozione che possiamo parlare di quanto accaduto questa sera: 3 ori ed 1 argento in quest’ultima giornata trionfale, un bottino di 17 medaglie in totale, eguagliando l’edizione scorsa di Netanya (Israele).  I tre ori odierni hanno un anello di congiunzione chiaro: Simone Sabbioni, Marco Orsi e Luca Dotto erano tutti reduci da momenti complicati e nel loro darsi agonistico nella piscina danese hanno ritrovato la propria dimensione.

SIMONE SABBIONI

La Danimarca ci restituisce un dorsista che, nell’ultimo anno e mezzo, sembrava disperso tra problemi fisici e condizione psicologica sempre più complicata. A giugno 2017 la decisione di andare a Verona, alla corte di Matteo Giunta, e da settembre qualcosa è cambiato. Sarà stata la vicinanza di una campionessa come Federica Pellegrini, ma il romagnolo ha iniziato a macinare, lavorando con criterio e raccogliendo quanto meritava. I tre titoli assoluti di Riccione, con due primati italiani, avevano confortato, mentre l’oro e l’argento danese (nelle specialità individuali) hanno confermato (con altri due record nazionali annessi). Se il secondo posto dei 100 dorso, alle spalle dell’inarrivabile Kolesnikov aveva impressionato, il trionfo odierno nei 50 metri ,davanti al russo, è stato fantastico. Quel 23″05 rimarrà scolpito per molto tempo nella testa di Simone ed è proprio da qui che riprende la sua rincorsa in una specialità complicata a livello mondiale. Tuttavia, il Bel Paese ha ritrovato un campione!

 

MARCO ORSI

Lo aveva detto che nei 100 misti ci saremmo divertiti e Marco Orsi è stato di parola: vittoria in rimonta nei confronti del favorito russo Fesikov, con una frazione a stile libero semplicemente devastante valsa il trionfo finale, il nuovo primato italiano ma soprattutto la convinzione che l’atleta e il ragazzo sono recuperati. Un calvario lungo circa due stagioni nelle quali, qualcuno aveva pensato che per Orsi fosse venuto il momento di smettere. Ed invece in quest’annata in corta, l’emiliano ha dimostrato di voler dire ancora la sua rilanciando le proprie quotazioni per quel che avverrà nella piscina olimpica, perché la velocità italiana ha bisogno di lui.

LUCA DOTTO

Il terzo personaggio di questa serie de “I grandi ritorni” è Dotto. Anch’egli sembrava aver imboccato una strada che lo vedeva lontano dalla competitività. Ed invece la Royal Arena con il bronzo nei 50 stile libero e l’oro nei 100 stile libero (nelle gare individuali), soprattutto, ha messo in mostra un atleta ritrovato, in grado di gestire la gara con autorevolezza. I turni, prima dell’atto conclusivo, avevano dimostrato che era lui il favorito e, stavolta, Luca non ha tremato dinnanzi al peso della responsabilità. Quest’oggi il più forte ha vinto e non ce n’è stato per nessuno. Con quel primo 50 metri nuotato in 22″00, il veneto ha fatto capire agli avversari che non c’era spazio e le altre due vasche coperte in poco più di 24″ certificano una prova degna del miglior attore consumato. Un’esibizione di maturità di cui il Bel Paese aveva un gran bisogno.

 





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Foto: Luca Dotto_OASport

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