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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: magica doppietta Rivolta-Codia a farfalla, bronzo Quadarella, 4×50 mista mista danneggiata da un supporto cedevole

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E’ andata in archivio la seconda giornata degli Europei di nuoto in vasca corta in corso di svolgimento a Copenhagen (Danimarca). Nel pomeriggio si sono tenute le semifinali e finali del programma nella piscina della Royal Arena ed andiamo a raccontarvi quanto avvenuto in vasca.

100 FARFALLA UOMINI (finale)

Eccola la gara che tutti aspettavano e stavolta Matteo Rivolta e Piero Codia non hanno deluso. Una magica doppietta, un qualcosa che in questo stile non si era mai visto. Una prestazione di grande livello per entrambi gli azzurri che hanno interpretato in modo diverso le 4 vasche: il triestino all’assalto dal primo 25m mentre Rivolta in progressione. Ne è venuto fuori uno score storico suggellato dai crono di 49″93 e 49″96 per i due alfieri tricolori a precedere il tedesco Marius Kusch (50″01).

800 STILE LIBERO DONNE (finale)

Neanche il tempo di respirare che è subito un’altra medaglia per l’Italia e l’ha portata a casa Simona Quadarella. Il bronzo iridato nei 1500 stile libero ha nuotato al meglio delle sue possibilità in una piscina (25 metri) che non esalta le sue caratteristiche. L’8’16″53 dunque è da accogliere con il sorriso al cospetto di due rivali come la tedesca Sarah Koehler (8’10″65) e l’ungherese Boglarka Kapas (8’11″13) quest’oggi inarrivabili e protagoniste di un duello appassionante.

4×50 MISTA MISTA (finale)

Parlare della vittoria dell’Olanda davanti alla Bielorussa ed alla Francia può passare in secondo piano. Quanto avvenuto in partenza a Simone Sabbioni è ai limiti della decenza: un device cedevole ha danneggiato la nostra squadra, tra le favorite della vigilia, facendola partire con un handicap di 2 secondi rispetto agli altri. Un qualcosa che fa riflettere ed infatti la squadra italiana ha fatto ricorso chiedendo la ripetizione della gara. Vedremo che cosa succederà anche se, essendo già stata effettuata la premiazione, sarà difficile aspettarsi un esito favorevole al Bel Paese.

200 STILE LIBERO UOMINI (finale)

E’ del lituano Danas Rapsys il successo in 1’40″85. Una prestazione di grande livello per l’atleta dell’Est che nuotando su tempi da record del mondo ha dominato la gara senza dare spazio a nessuno. Alle spalle del lituano il russo Aleksandr Krasnykh (1’42″22) ed il britannico Duncan Scott (1’43″07).  Niente da fare per il nostro Fabio Lombini che, avvertendo anche un po’ di tensione, non è riuscito ad esprimere il suo meglio in vasca, peggiorando notevolmente il tempo ottenuto in mattina ed arrivando ottavo in 1’45″05.

200 RANA UOMINI (finale)

Impressionante la prestazione di Kirill Prigoda. Il russo, favorito della vigilia, non ha deluso le attese e in 2’01″11 si è aggiudicato il successo finale. Una prestazione frutto di intertempi da WR e comportante un riscontro di primo livello. Alle sue spalle il tedesco Marco Koch: la “foca” teutonica è stato il migliore negli ultimi 50 metri, coperti in 31″55, permettendogli di conquistare un ottimo argento in 2’01″52 davanti all’altro russo Mikhail Dorinov (2’01″85). Una gara che non vedeva atleti azzurri nell’atto conclusivo.

100 STILE LIBERO (semifinali)

Missione compiuta per Federica Pellegrini. L’obiettivo dell’azzurra doveva essere la finale e così è stato: 52″85, con una buona seconda parte di gara da 27″09, e quarto posto nella propria batteria e settima posizione nella graduatoria generale che ha consentito alla campionessa di Spinea di staccare il biglietto per l’atto conclusivo. La migliore si è conferma la francese Charlotte Bonnet, in grande forma ed unica ad abbattere il muro del 52″ (51″71). Alle sue spalle la danese Pernille Blume (52″09) e l’olandese Femke Heemskerk (52″10). Avremo in finale anche Ranomi Kromowidjojo (52″49) e Sarah Sjoestroem (52″65) un po’ affaticate dalle precedenti gare. La corsa per il podio sembra preclusa alla campionessa del mondo dei 200 stile libero di Budapest ma con lei mai dire mai. Non ci sarà invece Erika Ferraioli a cui è mancata l’ultimo 25 metri, chiudendo in 53″47 (10° tempo della classifica generale).

400 MISTI UOMINI (finale)

Solo settimo il nostro Federico Turrini nella finale dei 400 misti. Il toscano, in difficoltà fin dalla frazione a delfino, non è mai stato dei giochi per le posizioni che contano riuscendo, quantomeno, ad evitare l’ultima piazza toccando la piazza in 4’09″11 (settimo). La vittoria è andata all’ungherese Peter Bernek, vittorioso in 3’59″47, con un ritmo insostenibile per tutti gli altri. A completare il podio il tedesco Philip Heintz (4’03″16) e l’ungherese Gergely Gyurta (4’03″36) dando ancor più un connotato magiaro alla specialità.

100 DORSO DONNE (finale)

Ancora una volta Katinka Hosszu a timbrare nei 100 dorso. L’ungherese in 55″66 ha fatto suoi questa specialità dominando la scena e rintuzzando l’attacco dell’olandese Kira Toussant (56″21) e la russa Maria Kameneva (57″01). Delude invece l’ucraina Daryna Zevina (57″08) rimasta estromessa dal podio, tra le favorite della vigilia.

100 DORSO UOMINI (semifinali)

Brillante Simone Sabbioni nelle semifinali dei 100 dorso. Il romagnolo centra la finale con il secondo tempo di 50″26, vincendo la propria batteria e dicendo chiaramente a tutti che per un medaglia c’è. Una prestazione d’autorità da parte sua e domani si tenterà l’attacco al record italiano di 49″96. Dominante però il russo Kliment Kolesnikov che nuotando divinamente ha ottenuto non soltanto il miglior crono delle semifinali ma anche il nuovo record del mondiale junores. 14° l’altro azzurro Lorenzo Mora.

100 MISTI DONNE (semifinali)

E’ sempre la lady di ferro magiara a fare la voce grossa ed in 57″64 a non concedere nulla alle rivali. Per lei anche quest’oro, domani, sembra prenotato. Si è fatta vedere anche Sarah Sjoestroem (59″40) seconda alle spalle dell’inarrivabile ungherese a precedere nell’ordine dei tempi la finlandese Emma Laukkanen. Decima la nostra Ilaria Cusinato che ha pagato a caro prezzo la frazione a rana nel vorticoso darsi degli stili.

 

 

50 FARFALLA DONNE (finale)

L’olandese Ranomi Kromowidjojo (24″78) ha centrato l’obiettivo alla grande in 24″78 non lasciando alcuna chance alle rivali in vasca e portandosi a casa un oro strameritato. A completare la top3 la danese Emilie Beckmann (25″16) e l’olandese Maaike De Waard (25″46).

 

 

 

 





(foto deepblumedia)

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: foto di Enrico Spada

 

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