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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: Scozzoli e Martinenghi sfidano Peaty, Paltrinieri e Pellegrini rompono il ghiaccio

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L’attesa è finalmente terminata e da quest’oggi si fa sul serio. La Royal Arena di Copenhagen (Danimarca) è pronta per essere teatro della prima giornata della 19esima edizione dei campionati europei in vasca corta. La rassegna continentale sarà quella che chiuderà la lunga stagione del nuoto e la Nazionale azzurra, come al solito, non vorrà sfigurare.

I fari saranno puntati nel day-1 su Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi. La medaglia d’argento ai Mondiali di Shanghai 2011, nei 50 e 100 rana, sembra essersi ritrovato e nell’amata vasca corta vuol regalare e regalarsi qualcosa di speciale. Quest’oggi la sfida nelle due vasche a “Sua Maestà” Adam Peaty è per cuori forti e l’azzurro vorrà complicare la vita all’asso britannico. Gli ottimi riscontri in Coppa del Mondo ed il confortante avvicinamento a quest’evento, che lo vede in vetta alla graduatoria dei migliori tempi degli iscritti (nella specialità), fanno ben sperare. Martinenghi, invece, si presenta ai nastri di partenza con alcuni punti di domanda. La stagione invernale, al momento, non è stata esaltante e la piscina da 25 metri continua a piacergli poco. Il varesino però è un agonista e da lui è lecito attendersi sempre dei riscontri ottimali.

Tempi interessanti sono anche quelli che si spera ottengano gli staffettisti della 4×50 stile libero maschile. Luca Dotto, Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri e Marco Orsi dovrebbero essere i prescelti per la finale (eventuale) e vista la tradizione sempre assai favorevole in questa gara per i nostri colori, prefigurare un podio non è certo così ardito. Le rivali dovrebbero essere Russia e Francia anche se l’assenza di un atleta del calibro di Mehdy Metella potrebbe pesare nell’economia delle prestazioni transalpine.

Una giornata ricca di eventi anche per la presenza, un po’ inattesa, di Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri. La veneta gareggerà, infatti, nei 100 dorso per rompere il ghiaccio e valutare le proprie sensazioni in prospettiva dei 100 sl, la gara di “punta” per questi campionati. Discorso simile per Greg: dopo aver trascorso due mesi di allenamenti in Australia, svolgendo dei lavori diversi rispetto al solito, il carpigiano è curioso di vedere i risultati senza però dannarsi l’anima su una distanza a lui poco congeniale, ovvero i 400 sl.

Da osservare con attenzione quel che potranno fare Simona Quadarella negli 800 stile libero donne e Simone Sabbioni nei 200 dorso. La romana punta alla finale e poi alla medaglia. La crescita esponenziale avuta in estate, suggellata dal bronzo iridato nei 1500 sl in Ungheria, fa sognare. In più, l’assenza della primatista del mondo, la spagnola Mireia Belmonte, apre delle possibilità importanti alla nuotatrice allenata da Christian Minotti. Invece, per il romagnolo, il traguardo realistico è l’atto conclusivo: i 200 metri non sono la sua gara ma sarà interessante verificare cosa dirà il cronometro perché potrebbe scapparci il primato italiano.

 





 

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Foto: Credit La Presse

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