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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: Scozzoli super nei 50 rana, Pellegrini che sorpresa nei 100 dorso e Paltrinieri fuori dai 400 sl ma…

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Prima giornata di batterie e gare nella Royal Arena di Copenhagen (Danimarca), sede della 19esima edizione dei campionati europei in vasca corta di nuoto. Andiamo a raccontarvi quanto avvenuto nella piscina danese.

100 FARFALLA UOMINI

Inizio più che buono per i colori azzurri: Piero Codia e Matteo Rivolta entrano comodamente in semifinale, con il primo e quinto crono rispettivamente. In particolare ha impressionato il 28enne triestino che, distribuendo alla perfezione allo sforzo, ha avuto la meglio in 50″40 nella sua batteria (l’ultima) nei confronti del polacco Konrad Czerniak in 50″48 e dell’altro rappresentante del Bel Paese. Indicazioni confortanti dunque per i due delfinisti nostrani. Degno di nota anche il riscontro dell’ungherese Laszlo Cseh (5° in 50″80, stesso tempo di Rivolta)

50 RANA DONNE

Nazionale azzurra in evidenza nella rana veloce femminile grazie ad Arianna Castiglioni ed a Martina Carraro. In particolare, la lombarda ha migliorato il record italiano di Lisa Fissneider (30″39) vincendo la propria batteria (la numero 3) in 30″12, il sesto tempo delle qualificate alle semifinali. Nono posto, nella graduatoria generale, per la Carraro che in 30″30 stacca il biglietto per il turno successivo con tranquillità, essendo anche lei al di sotto del precedente limite italiano. In vetta la coppia finlandese composta dal Ida Hulkko (29″85) e da Jenna Laukkanen (29″93), le uniche due ad essere al di sotto dei 30″, anche meglio della campionessa olimpica dei 100 rana di Londra, la lituana Ruta Meilutyte (30″03).

50 RANA UOMINI

Sono fuochi d’artificio azzurri nei 50 rana grazie ad un eccellente Fabio Scozzoli. Il 29enne di Lugo conferma di gradire assai la piscina da 25 metri, vincendo l’ultima batteria davanti a “Sua Maestà” Adam Peaty (25″94), realizzando il nuovo record dei campionati. Terzo nella heat 6 un buon Nicolò Martinenghi, che ottiene il nuovo record europeo juniores in 26″43 ottenendo l’ottavo crono dei qualificati alle semifinali. Uno Scozzoli in grado di fare la differenza in partenza ed in virata, come al solito, resistendo alla grande alla rimonta di un Peaty sempre in difficoltà in questi particolari. Ne vedremo delle belle nel pomeriggio

400 MISTI DONNE

Misti territorio di conquista della magiara Katinka Hosszu, che in 4’27″45 ha dominato la scena arrivando con quasi una vasca di vantaggio rispetto alle altre nell’ultima heat. La magiara ha fatto capire già dal mattino di voler puntare in grande. In seconda e terza posizione nella graduatoria generale il duo transalpino formato da Lesafre (4’32″91) e Grangeon (4’33″63). Ottima Ilaria Cusinato che entra in finale con il quarto tempo in 4’34″78: bene l’azzurra a farfalla e dorso ed in difficoltà nella rana. Niente da fare invece per Stefania Pirozzi, spentasi dopo 200 metri, e solo undicesima in 4’42″13.

400 STILE LIBERO UOMINI

C’era attesa per questi 400 stile libero visto l’esordio di Gregorio Paltrinieri nella manifestazione. Il quindicesimo crono tra i partecipanti (3’44″70) non è certo esaltante ma conoscendo le caratteristiche del campione olimpico dei 1500 sl non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta pensando alla sua specialità. Il migliore è stato il magiaro Peter Bernek (3’39″86), mettendo a frutto tutte le qualità in corta e precedendo un più che positivo Henrik Christiansen (3’40″07) e lo svedese Victor Johansson (3’40″20). Avremo nella finale del pomeriggio anche il forte russo Aleksandr Krasnykh (3’41″29), il polacco Zilip Zobrowski (3’41″47), l’olandese Ferry Weertman, campione olimpico della 10 km in acque libere (3’41″54), il russo Vlacheslav Andrusenko (3’41″94) e lo svedese Adam Paulsson (3’42″93).

100 DORSO DONNE

Federica Pellegrini non smette mai di stupire ed in una gara non sua fa valere tutta la sua classeLa campionessa di Spinea, nella heat 3 (batterie) dei 100 dorsoha toccato a sorpresa la piastra davanti alle altre realizzando il suo personale con il crono di 57″95. Una prestazione decisamente convincente per la veneta anche proiettando il tutto in chiave 100 stile libero, la distanza che ha preparato maggiormente. Un riscontro che è valso alla “Divina” il quinto tempo della graduatoria generale, qualificandosi comodamente in semifinale, al pari di un’ottima Silvia Scalia, che in 57″91 è quarta. A comandare la lady di ferro Katinka Hosszu, unica ad abbattere la barriera dei 57″ (56″78) e candidata n.1 al successo finale.

200 DORSO UOMINI

Otto vasche del dorso maschile che hanno messo in evidenza il tedesco Christian Diener con virate molto ben fatte e pulito nella sua nuotata. Il teutonico in 1’49″77 ha dunque lanciato la sfida al russo Kliment Kolesnikov (1’50″92) ed al polacco Radoslaw Kawecki (1’52″03, sesto), in controllo nel corso della sua gara senza forza più di tanto: tenendo conto della sua storia, non si può di certo escluderlo dalla vittoria dell’oro continentale questo pomeriggio. Niente da fare per i nostri Simone Sabbioni e Lorenzo Mora, non rientrati nella top8: Mora, in grande spinta fino ai 150 metri, è crollato nelle ultime due vasche non riuscendo ad avere una chiusura di livello mentre il romagnolo non si è spremuto più di tanto, sfruttando la sua batteria più come allenamento per i 50 ed i 100 dorso.

4X50 STILE LIBERO UOMINI

Si sapeva della forza della squadra italiana in questa specialità e le batterie di quest’oggi lo hanno dimostrato. Luca Dotto (21″07), Alessandro Miressi (21″43), Andrea Vergani (21″81) e Lorenzo Zazzeri (21″02) hanno centrato il miglior riscontro delle batterie in 1’25″33 a precedere di 7 centesimi l’Olanda e 16 la Russia. Verosimilmente, nell’atto conclusivo, sarà con queste nazionali che il Bel Paese dovrà fare i conti.

800 STILE LIBERO DONNE

Nelle serie degli 800 stile libero donne potrebbe replicarsi un qualcosa di già visto e sentito. Sono state infatti Sarah Kohler e Simona Quadarella le prime due nell’ordine dei tempi generale delle serie odierne. Una gara impostata sul passo per entrambe e chiusa dalla tedesca in 8’19″39 contro l’8’20″41 dell’italiana. Nella finale di domani, dunque, si spera possa riaccadere quanto avvenuto alle Universiadi, quando la romana vinse la medaglia d’oro.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: pagina facebook meeting Bolzano

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