Nuoto

Nuoto, Gregorio Paltrinieri: “In Australia sto migliorando la tecnica, da marzo in Italia tornerò a macinare chilometri”

Pubblicato

il

Gregorio Paltrinieri è pronto per ripartire alla volta dell’Australia e completare, nei tre mesi restanti, il programma di allenamenti convinto della bontà della scelta fatta e che i frutti, nel momento del bisogno, si raccoglieranno. Il ritorno in Italia è poi previsto a metà marzo, quando il carpigiano si cimenterà a Doha in una 10 km giusto per non perdere confidenza con una distanza che lo affascina e su cui, senza mezzi termini, punta in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

L’oro di Budapest, l’estate scorsa, mi è piaciuto particolarmente – ammette Greg intervistato dal Corriere dello Sport – E’ arrivato in modo diverso rispetto alle Olimpiadi di Rio. In Brasile sono andato subito in fuga e ho vinto per distacco ammazzando la gara fin dai primi metri: avevo in mente quel tipo di strategia e sono riuscito a metterla in pratica. A Budapest è stato un testa a testa con Romanchuk dall’inizio alla fine: un vero e proprio duello durato quasi un quarto d’ora“.

Una rivalità con l’ucraino che si è riverberata in acqua negli Europei in vasca corta di Copenhagen (Danimarca) dove il classe ’96 dell’Est si è preso la sua rivincita nei confronti di Paltrinieri vincendo davanti all’azzurro: “E’ vero, ha vinto lui: si è espresso più o meno ai suoi livelli. Io invece…Niente di particolare, in Australia ho fatto e tornerò a fare altre cose: meno chilometri ma tanta, tantissima tecnica. Mi manca qualcosa dal punto di vista della tenuta però sto migliorando altri aspetti della mia nuotata. A Copenhagen lui era meglio, io no ed infatti sono andato molto lontano dal tempo di Netanya, nuotato due anni fa (il record del mondo di 14’08″06) ma non sono per niente preoccupato. Sono convinto che questa sia la strada giusta e non sarà certo un argento europeo in corta a farmi cambiare idea. Ammetto che poi l’Australia non è solo una scelta tecnica. Dal 2011 mi sono sempre allenato ad Ostia, lasciando Carpi da adolescente: c’era un progetto a lunga scadenza da portare a termine e lo abbiamo realizzato alla grandissima. Ora volevo staccare – ammette Gregorio – Conoscere gente nuova e vivere una realtà diversa. E’ nato un bel rapporto con Horton: questa mi è sembrata la stagione giusta per cambiare. Rientrerò definitivamente a marzo 2018, quando mancheranno più di due anni a Tokyo, avrò tutto il tempo per tornare a macinare chilometri“.

Un percorso nuovo che comunque, secondo l’atleta nostrano, non avrà dei riflessi negativi nei prossimi Europei in lunga di Glasgow (agosto 2018): “Da marzo quando rientrerò definitivamente ci sarà tutto il tempo per tornare ai vecchi ritmi di allenamento. In più sono convinto di essere, dal punto di vista tecnico, migliorato rispetto a prima. Mi aspetto di vedere i risultati già dalla prossima estate e non solo nel 2019 o nel 2020. Sono molto ottimista, fermo restando il valore di Romanchuk“.

 





 

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SUL NUOTO

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Credit La Presse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version