Nuoto
Nuoto, le speranze di medaglia dell’Italia agli Europei di Copenhagen: Scozzoli, Sabbioni e staffette le punte mentre Federica Pellegrini…
Gli Assoluti di nuoto in vasca corta di Riccione sono andati in archivio. Una due giorni molto intensa sia dal punto di vista tecnico che emotivo comportante alcune prestazioni di livello sorprendenti al pari di alcuni fuoriprogramma clamorosi come l’annuncio del ritiro agonistico di Filippo Magnini. Tanta carne al fuoco che porta alla seguente domanda: quali possono essere le speranze di medaglia ai prossimi Europei in vasca corta di Copenhagen?
Tenendo conto di quanto visto nella vasca romagnola le risposte migliori arrivano da Fabio Scozzoli, Simone Sabbioni e dalle staffette. L’azzurro impegnato nei 50 e 100 rana ha dimostrato nei campionati nazionali di essere in crescita di condizione, aggiudicandosi senza troppi problemi i titoli nelle due distanze menzionate, avendo la meglio in maniera abbastanza evidente su Nicolò Martinenghi. Scozzoli, dunque, punta deciso al podio su distanze nelle quali però Adam Peaty è il dominatore incontrastato e, pertanto, si potrà lottare verosimilmente per il secondo posto.
Per quanto concerne il dorsista romagnolo, il tris di titoli nei 50, 100 e 200 dorso è la dimostrazione che ormai i problemi fisici sono alle spalle e l’essere nel gruppo di Matteo Giunta (allenatore di Federica Pellegrini) ha dato i propri frutti. Dopo un anno e mezzo di tribolazioni, il dorsista classe ’96 è tornato ad esprimere se stesso e i due record italiani (50 e 100 dorso in 23″06 e 49″96, primo azzurro nella storia ad abbattere la barriera dei 50″ e terza prestazione mondiale dell’anno) parlano chiaro. Con un Simone in queste condizioni, tutto è davvero possibile!
E poi veniamo al capitolo staffette. Per un Magnini che esce di scena c’è un Lorenzo Zazzeri che si inserisce. Il toscano, vincitore dei 100 stile libero in 46″72 e secondo alle spalle di Marco Orsi nei 50 stile libero, è il nome “nuovo” andando a comporre un quartetto nella 4×50 stile libero maschile con il citato Orsi, Luca Dotto ed Alessandro Miressi di tutto rispetto. Lo stesso dicasi al femminile dove Erika Ferraioli (brillantissima nel 50 stile libero), Federica Pellegrini, Aglaia Pezzato e Giada Galizi possono fare bene. Medaglie che potrebbero arrivare anche nelle miste.
Aprendo il capitolo Federica Pellegrini, la campionessa di Spinea si è cimentata nella velocità, come preannunciato, in questi Assoluti ottenendo dei riscontri di buon livello. 24″55 (50 stile libero) e 52″64 (100 stile libero) sono ottimi segnali ma vista l’alta concorrenza (Sara Sjoestroem e Ranomi Kromowidjojo per fare due nomi…) pensare che la veneta possa aspirare al podio in Danimarca appare molto complicato. Più verosimile pensare che Federica possa puntare ad una finale.
A chiosa, giusto citare Simona Quadarella che, pur essendo ancora “carica” di lavoro a Riccione, ha ottenuto due vittorie nei 400 (con il personale) ed 800 stile libero ed in quest’ultima distanza può avere delle ambizioni, considerando le sue eccellenti qualità da fondista, ricordando il bronzo mondiale in vasca lunga a Budapest di quest’estate. E’ chiaro che poi dovremmo considerare un certo Gregorio Paltrinieri, di ritorno dall’esperienza australiana e non sui blocchetti di partenza della rassegna riccionese. Ma su Greg i punti di domanda sono diversi anche se, quando è in acqua, non lo fa mai per arrivar secondo…
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Enrico Spada