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Nuoto, segnali di risveglio per la 4×100 sl dell’Italia. Orsi e Dotto chiocce di una nuova generazione di sprinter…

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La Royal Arena di Copenhagen (Danimarca) ha fornito tanti spunti di riflessione importanti in chiave italiana, molti dei quali positivi. Le 17 medaglie conquistate (5 ori, 7 argenti e 5 bronzi) hanno alimentato grande ottimismo nel clan azzurro nonostante i campioni di grosso calibro, per motivi diversi, non abbiano dato un contributo eccellente alla spedizione. Una compagine nella quale il livello medio è stato piuttosto alto ed il primato nella classifica a punti per nazioni, che tiene conto di piazzamenti e vittorie, ne è una dimostrazione.

In questo senso il ritorno ad alto livello di Luca Dotto e Marco Orsi può infondere maggior sicurezza anche nell’ottica della prova a squadre nella vasca da 50 metri. Un quartetto che, dopo il ritiro agonistico di Filippo Magnini nel corso degli Assoluti invernali di Riccione, ha bisogno di figure di riferimento in termini di esperienza e qualità. Un ruolo che può essere ricoperto sia dal veneto che dal Bomber di Budrio, tenendo conto dei riscontri nelle acque danesi.

La vittoria di Dotto, in particolare, nei 100 stile libero, nonché il bronzo nei 50 sl, sono la dimostrazione che il 27enne, per talento e velocità. può e deve farsi carico di un ruolo di leadership in squadra nei confronti di atleti di talento come Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri, in rampa di lancio. Se infatti il livello sarà altrettanto competitivo nella piscina olimpica, i due esponenti della “Nouvelle vague” saranno stimolati a migliorare ulteriormente e con maggior convinzione.

Un discorso similare che riguarda anche Orsi, oro nei 100 misti a Copenhagen e sempre più vicino ad una condizione accettabile, reduce dai tanti problemi delle ultime annate. L’emiliano, infatti, sembra aver ritrovato la via e con lui in squadra, grazie alle sue eccezionali doti di acquaticità, 4×100 sl può giovarne senza se e senza ma.

Le potenzialità del poker di atleti sono infatti altissime ed i margini per le nuove leve ampi. Dipenderà da loro raccogliere la sfida e saper mettere a frutto gli insegnamenti dei veterani per tornare ad avere in pianta stabile una staffetta da medaglia, non soltanto in ambito europeo, ma anche nel contesto mondiale.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Credit La Presse 

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