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Nuoto: Simone Sabbioni può lottare per il podio? I russi e Kawecki i rivali più pericolosi

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Gli Assoluti Invernali di Riccione, in vasca corta, sono ormai andati in archivio ed hanno riservato delle liete sorprese oltre a dei clamorosi colpi di scena. Il riferimento all’annuncio shock di Filippo Magnini, ritiratosi ufficialmente dall’attività agonistica, è scontato ed è un qualcosa che non ha di certo lasciato indifferenti.

L’Italia, infatti, dovrà fare i conti con l’assenza di un atleta che ha cambiato la storia del movimento natatorio nostrano ed ora spetterà ai giovani raccogliere questa pesante eredità. Tra questi possiamo considerare Simone Sabbioni. Il romagnolo, nell’appuntamento di casa, è tornato su livelli eccellenti portandosi a casa tre titoli tricolori nei 50, 100 e 200 dorso, staccando il pass per gli Europei di Copenhagen (13-17 dicembre) in tutte e tre le specialità e siglando due primati italiani nelle prime due distanze citate: 23″06 nei 50 metri e 49″96 nei 100 metri.

In particolare la prestazione delle quattro vasche (piscina da 25 metri) è degna di lode essendo anche il terzo crono mondiale del 2017. Mai nessun nuotatore azzurro era riuscito ad abbattere il muro dei 50″ e Sabbioni ce l’ha fatta. L’atleta ombroso, afflitto da tanti problemi fisici nell’ultimo anno e mezzo, ha lasciato spazio alla radiosità della propria giovane età: a livello junior aveva mostrato qualità importanti ed ora vuol essere nuovamente protagonista.

Si va dunque in Danimarca per ottenere una medaglia ed i tempi rafforzano queste ambizioni. Un Sabbioni ritrovato per merito anche della cura di Matteo Giunta. Da quando il classe ’96 è a Verona (settembre), le risposte in acqua sono state da subito positive ed il lavoro impostato dal tecnico ha dato i frutti sperati. Non è certo un druido alla “Panoramix” l’allenatore di questo gruppo di atleti, tra cui Federica Pellegrini. Nei fatti, però, la rinascita del 21enne ha anche i meriti di chi, senza voler avere troppe luci, con impegno e dedizione il suo riesce sempre a raccoglierlo. Basti ricordare anche i risultati di Luca Pizzini nei 200 rana.

Ma chi sono gli avversari? A giudicare dai tempi di accredito i russi ed il polacco Radoslaw Kawecki sono quelli maggiormente accreditati. Andrei Shabasov, classe 1994, argento iridato nella vasca di Windsor 2016 (Canada) alle spalle dell’australiano Mitchell Larkin, dovrebbe essere il favorito della vigilia con il suo crono di 49″69 nei 100 dorso ma guai a sottovalutare il giovanissimo Kliment Kolesnikov, classe 2000, messosi in evidenza nella vasca di Kazan qualche settimana fa, andando anch’egli al di sotto dei 50″ (49″84). E poi Kawecki, grande interprete del dorso e soprattutto della distanza doppia: 3 volte oro mondiale in vasca corta (Istanbul 2012, Doha 2014 e Windsor 2016) nonché argento in lunga a Barcellona 2013 e Kazan 2015. Agli Europei, nella piscina da 25 metri, il palmarès si fa ancor più denso di successi coi 4 ori ed 1 argento tenendo conto anche dei due trionfi nei 100 dorso di Stettino 2011 e Netanya 2015. Un campione capace di esaltarsi in corta grazie alle sue subacquee straordinarie, in grado di fare la differenza rispetto alla concorrenza.

Non starà però a guardare il nostro portacolori, convinto della bontà del lavoro svolto e desideroso nella competizione che conta maggiormente di tirar fuori il meglio possibile. La voglia di riscatto può essere ulteriore benzina per il motore del romagnolo, pronto ad essere uno dei protagonisti della spedizione italiana.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Enrico Spada

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