OSCAR 2017 – Il flop dell’anno è… La top 5: catastrofe calcio, sprofondo atletica, delusione rugby
Il 2016 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OASport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurri della stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.
Non sono però mancati i grandi flop, le cocenti delusioni, le macchie indelebili della stagione. Per conoscere la top 5 dei flop dell’anno clicca in ordine sulle pagine 2, 3, 4 e via dicendo. Dalla decima alla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.
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SETTEROSA:
Ci si aspettava qualcosa in più da una squadra capace di conquistare la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016. Le azzurre, invece, si spengono nei quarti di finale dei Mondiali dove vengono sconfitte di misura dalla Russia, un avversario assolutamente alla portata della formazione guidata da coach Fabio Conti: nel match da dentro o fuori, invece, le ragazze perdono lo smalto dei giorni migliori e soccombono per un solo gol, non riuscendo così a regalarsi l’avvincente sfida con gli USA poi vincitrici del titolo iridato. Una battuta d’arresto episodica e che non lancia campanelli d’allarme in generale sul nostro movimento ma che purtroppo dobbiamo accogliere tristemente. Da qui bisogna ripartire per tornare a dettare legge, a cominciare già dagli Europei della prossima stagione.
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ITALIA RUGBY:
Dalla storica impresa contro il Sudafrica alla batosta contro…il Sudafrica. Si può riassumere così l’anno della nostra Nazionale di rugby che nel novembre 2016 riusciva clamorosamente a sconfiggere gli Springboks per la prima volta nella storia ma che dodici mesi dopo prendeva una sonora imbarcata dai maestri già Campioni del Mondo.
Nel mezzo tantissime sconfitte, un solo successo (quello contro le Fiji a Catania), troppe delusioni e il Sei Nazioni concluso all’ultimo posto con l’ennesimo Cucchiaio di Legno: il lavoro di Conor O’Shea si sta anche vedendo in prospettiva ma i risultati sono purtroppo desolanti e bisogna davvero armarsi di grande pazienza per sperare che già nel 2018 ci siano dei miglioramenti importanti. Tra poco meno di due anni l’Italia disputerà i Mondiali, il girone di ferro sembra proibitivo ma bisognerà quantomeno provare a lottare.
(foto Lorenzo Di Cola)
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ITALIA FED CUP:
Il tennis azzurro è in uno stato agonizzante: Francesca Schiavone e Roberta Vinci sono prossime al ritiro, Sara Errani ha dovuto scontare una squalifica per doping e ora sta riprendendo gradualmente, Camila Giorgi non gioca in Nazionale per dissidi con la Federazione. In questa situazione è davvero molto difficile esprimersi a dei livelli appena appena accettabili, la Serie B della Fed Cup è la nostra attuale dimensione e anzi abbiamo dovuto spareggiare con Cina Taipei per evitare una clamorosa retrocessione in Serie C.
Sarebbe stato un autentico incubo, un’umiliazione davvero troppo pesante per un movimento che fino a pochi anni fa riusciva addirittura a vincere la “Coppa Davis in versione femminile”. La situazione non sembra poter cambiare nell’immediato e anzi dovremo ancora soffrire, il rischio di precipitare ancora più in basso è purtroppo molto concreto.
(foto Twitter Federtennis)
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ITALIA ATLETICA:
I peggiori Mondiali della nostra storia: neanche una finale agguantata nelle gare all’interno dello Stadio, solo una manciata di punti raccolti in strada dove è arrivato il bronzo di Antonella Palmisano nella 20km di marcia. La nostra atletica leggera è davvero ai minimi storici e si fatica a risalire la china, la luce in fondo al tunnel non si riesce a intravedere, siamo in grande difficoltà e la situazione non sembra poter migliorare.
È vero che abbiamo qualche punta di diamante come Gianmarco Tamberi (non al top a causa di problemi fisici), la stessa Palmisano, Daniele Meucci ma per il resto siamo praticamente nulli. Qualche piccola fiammata è arrivata da Filippo Tortu, i giovani sembrano anche esserci ma poi faticano a esprimersi ai massimi livelli, spesso si perdono per strada e non riescono a confermarsi nell’atletica che conta.
L’Italia è troppo lontana dai vertici della Regina degli sport, si parla tanto di trovare soluzioni ma ogni anno recitiamo purtroppo la stessa recita, si dà appuntamento alla stagione successiva ma i risultati non migliorano. Ora ci si concentrerà sugli Europei di Berlino in programma ad agosto sperando di racimolare qualcosina anche in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
(foto FIDAL/Colombo)
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ITALIA CALCIO:
Siamo davvero all’anno zero della nostra storia, abbiamo toccato il fondo come non ci succedeva da oltre mezzo secolo, abbiamo subito l’onta della mancata qualificazione ai Mondiali in quello che è il nostro sport nazionale, quello più praticato e seguito. Una vera e propria umiliazione per tutto il Paese con annesse conseguenze economiche che avranno un certo peso sulle tasche di tutta quanta la popolazione.
L’unica volta in cui gli azzurri non avevano staccato il pass per la rassegna iridata correva l’anno 1958, le immagini erano ancora in bianco e nero, eravamo in boom economico, fu l’Irlanda del Nord a tenerci a casa nello sconforto generale. Generazioni intere di italiani sono cresciute con la convinzione che avrebbero sempre visto l’Italia ai Mondiali e invece a spezzare le nostre certezze, i nostri sogni, le nostre speranze ci ha pensato la piccola Svezia a cui non siamo riusciti nemmeno a segnare un gol. Affondati, naufragati, affranti, in lacrime.
(foto Twitter Nazionale Italiana)