OSCAR 2017 – La rivelazione italiana dell’anno è… La top 10: le magie di Dell’Aquila, l’esplosione di Quadarella, colpo Pizzolato

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Il 2017 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OA Sport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurri della stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.

Arriva il momento della speciale classificata riservata alla rivelazione italiana dell’anno. Una top 10 tutta azzurra, composta da atleti che sono esplosi proprio nel corso di questa annata e che hanno regalato emozioni e trionfi.

Per conoscere la top 10 delle migliori squadre dell’anno clicca in ordine sulle pagine 2, 3, 4 e via dicendo. Dalla decima alla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.

 





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ALICE VOLPI

La scherma italiana ha un futuro ed è assolutamente promettente. La nostra scuola non delude mai e questa 25enne toscana ci potrà regalare grandi soddisfazioni nell’imminente futuro: intanto esplode conquistando l’argento ai Mondiali e il bronzo agli Europei, ma è anche un pilastro del Dream Team di fioretto. L’allieva della grande Giovanna Trillini, dopo gli ottimi risultati ottenuti nel settore giovanili, ha trovato lo spazio che merita anche tra le grandi e si è rivelata.

 

(foto Bizzi per Federscherma)

 

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ARIANNA BRIDI

Il bronzo continentale che si era messa al collo nell’anno olimpico aveva già fatto presagire qualcosina, l’aspettavamo alla prova del nove e infatti non ha deluso confermandosi come il futuro del nuoto di fondo italiano. La 22enne trentina si è messa in luce durante i Mondiali dove con grande autorità e acume tattico ha saputo conquistare due medaglie di bronzo, nella 10km olimpica ma anche nella maratona di 25km: brillante, propositiva, incisiva. Se dovesse continuare su questa strada nulla le sarà precluso.

 

(foto pagina Twitter Fina)

 

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RUGGERO TITA e CATERINA BANTI

Tra le più grandi rivelazioni dello sport italiano in tutto il 2017. Non sono conosciuti al grande pubblico ma sono due grandi carte in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020 dove potrebbero regalarci delle soddisfazioni e riportare in alto la vela azzurra. Nel Nacra 17, nuova classe a cinque cerchi, incantano e si laureano Campioni d’Europa prima di brillare ai Mondiali conquistando un’insperata medaglia di bronzo dopo essersi presentati in vantaggio alla medal race.

 

(foto profilo Twitter Federvela)

 

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SERGIU e NICOLAE CRACIUN

Ormai i due fratelli sono ai vertici della canoa internazionale e stanno crescendo a dismisura con l’obiettivo di arrivare preparati alle prossime Olimpiadi. Gli azzurri sono riusciti a fare la differenza durante la loro stagione e il salto di qualità si è visto sia agli Europei che ai Mondiali: primo una bella medaglia d’argento sul C2 1000 metri (specialità olimpica) poi il bronzo iridato sulla mezza distanza (prova non a cinque cerchi). Piano piano stiamo riemergendo anche nella velocità e questa grande accoppiata di origini moldave sembra davvero essere sul trampolino di lancio.

 

(foto pagina Facebook Craciun)

 

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ALBERTO ZORZI e LORENZO DE LUCA

L’equitazione è tornata a rivivere i fasti di un passato lontano, i fratelli D’Inzeo sono memorabili colossi ma questi due giovani talentuosi cavalieri sono riusciti a emozionarci dopo decenni di grandi difficoltà. Da outsider ad assoluti protagonisti del panorama internazionale: De Luca si impone a Shanghai e a Valkenswaard sempre nel Longines Global Champions Tour, il circuito che premia anche Zorzi a Montecarlo. Sono poi i grandi protagonisti del trionfo dell’Italia a Piazza di Siena (insieme a Bucci e Chimirri), un’apoteosi che mancava addirittura da 32 anni.

 

(foto Marco Proli FISE)

 

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CARLO TACCHINI

In rampa di lancio, la grande promessa della canoa azzurra, fenomeno annunciato dell’imminente futuro. Dopo aver dominato e vinto di tutto tra gli Under 23, il 22enne riesce a fare la differenza anche tra i grandi e ai Mondiali conquista un pesantissimo argento nel C1 500 (prova non olimpica) alle spalle di Martin Fuksa a cui si sta avvicinando piano piano. Si deve ripartire con convinzione da questo punto considerando anche il quarto posto nel C1 1000 (questa sì disciplina olimpica): l’esplosione è vicina, era da anni che aspettavamo un talento di questo calibro.

 

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ANTONINO PIZZOLATO

Ha riscritto la storia del sollevamento pesi. L’Italia non saliva sul podio dei Mondiali addirittura da 32 anni, ci pensa il gigante di Castelvetrano a rompere un digiuno davvero troppo lungo e a conquistare la medaglia di bronzo nel totale (categoria 85kg). L’azzurro si fa valere nello strappo (162kg, bronzo con record italiano), poi sfodera un ottimo 197kg nello slancio e può meritatamente festeggiare. A soli 21 anni, Nino è entrato di diritto nel pantheon dei grandi del sollevamento pesi.

 

(foto Federpesistica)

 

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FILIPPO MONDELLI e LUCA RAMBALDI

Che colpaccio dei giovanotti classe 1994, da Ferrara e da Como con furore, fulmine al ciel sereno nello specchio d’acqua di Sarasota. I due azzurri conquistano una fantastica medaglia di bronzo ai Mondiali, portano sul podio l’imbarcazione olimpica del doppio senior, uno degli equipaggi simbolo di questo sport, l’essenza della tradizione. Mondelli e Rambaldi imbastiscono la gara dura e sono addirittura primi ai 1500m, poi un leggero calo che permette a Nuova Zelanda e Polonia di passare. La loro stagione è stata impreziosita anche dal terzo posto ottenuto in Coppa del Mondo a Lucerna.

 

(foto Federcanottaggio)

 

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SIMONA QUADARELLA

Dopo aver dominato nelle categorie giovanili (prima nuotatrice azzurra capace di vincere una medaglia alle Olimpiadi giovanili, due volte oro agli Europei juniores), la laziale si scatena ai Mondiali di Budapest e trova spazio tra colossi come Pellegrini, Paltrinieri, Detti. L’Italia festeggia un graditissimo nome nuovo che con piglio, semplicità e grandi bracciate è riuscita a fare la differenza conquistando la medaglia di bronzo sui 1500m stile libero, in maniera quasi inattesa. Un grande plauso a questa fresca 19enne che ha saputo illuminare la scena e che è destinata a un grande futuro. Non dimentichiamoci anche del bronzo conquistato agli Europei in vasca corta poco prima di Natale.

 

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VITO DELL’AQUILA

L’Italia del taekwondo sembra aver trovato una nuova guida, un piccolo fenomeno in grado di regalarci tante gioie nei prossimi anni. Il 17enne si rivela a tutti nella categoria più leggera, quella 54kg non olimpica in cui conquista una fantastica medaglia di bronzo ai Mondiali. Grande talento, fisico snello e lanciato, l’azzurro si è lanciato nel gotha internazionale demolendo avversari del calibro di Osmonov, Magomedov, Gjana, Alves prima di arrendersi al cospetto del fuoriclasse sudcoreano Kim Tae Hun. Vince gli Europei juniores, purtroppo perde al primo turno degli Europei assoluti a fine anno ma è comunque la grande rivelazione dello sport italiano in questo 2017 che volge al termine.

 

(foto FITA)

 

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