Foto: Ettore Griffoni
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Ci si aspettava una grandissima battaglia e così è stato. A Monigo, nell’atto primo del derby italiano di Guinnes Pro 14 di rugby, i padroni di casa della Benetton Treviso riescono ad imporsi per 27-14 sulle Zebre. A pesare è, soprattutto, l’espulsione definitiva di Meyer, che ha lasciato gli ospiti in 14 uomini praticamente per tre quarti di secondo tempo. Per i bianconeri comunque pochi giorni per smaltire la delusione: subito dopo le festività natalizie ci sarà spazio per il riscatto.
“Mi è piaciuta l’attitudine, la stessa vista in questa stagione. In campo i giocatori hanno fatto quello che avevamo preparato. Il Benetton ha difeso molto bene ed è stato un fattore nel match. Come abbiamo già detto, chiediamo ai giocatori di continuare su questa strada e con quest’approccio, perché crediamo che sia il miglior modo possibile” le parole di coach Michael Bradley. L’allenatore delle Zebre prosegue: “È il sistema giusto per creare opportunità e vincere le partite. L’obiettivo è quello di alzare il livello della prestazione singola e di squadra, e quando questo livello sarà sufficiente le Zebre diventeranno pericolose per qualsiasi avversario. Il Benetton ha giocato bene al piede, sia con Banks che con i box kick. Ha conteso bene il pallone nelle fasi aeree. Le Zebre devono crescere dentro ai 22, perché è stato difficile fermare Treviso”.
E’ venuta infatti a mancare la lucidità nelle zone di campo più importanti per gli ospiti. Sia per quanto riguarda i 22 offensivi, che quelli difensivi, i bianconeri hanno lasciato troppo spazio ai rivali, che hanno sfruttato tutte le occasioni avute a disposizioni (potendo beneficiare per più di 30′ di un uomo in più). Nota positiva, sia per le Zebre che per la nazionale italiana, è l’ennesima performance ad altissimi livelli di Matteo Minozzi: l’estremo ha dato spettacolo al 49′, facendo impazzire la difesa trevigiana e lanciando in meta Bisegni.
A fare la differenza, anche con un po’ di sorpresa, per i padroni di casa è stato il nome nuovo: Epalahame “Hame” Faiva. Classe 1994, neozelandese, è approdato da nemmeno un mese in casa Benetton ed è diventato subito protagonista: l’All Blacks (presenze nelle categorie minori) è riuscito a trovare la meta pochi minuti dopo il suo ingresso in campo.
Questi gli highlights della partita:
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