Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2017-2018: fine settimana sottotono per un’Italia senza podio

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Sei gare, nessun podio e due quarti posti come miglior risultato. Questo è l’amaro bottino della squadra azzurra di sci alpino nel lungo fine settimana che ha chiuso la trasferta americana in Coppa del Mondo. Sia a Lake Louise tra le donne sia a Beaver Creek tra gli uomini è mancato il guizzo del podio agli atleti italiani, ma nel complesso è stata comunque un’Italia sottotono e al di sotto delle aspettative.

Un’analisi che comincia dal Canada, dove è la velocità ad essere stata protagonista. A Lake Louise si sono tenute le prime due discese dell’anno e successivamente anche un superG. E’ stato il fine settimana di Mikaela Shiffrin, capace di ottenere la prima vittoria in carriera in discesa libera e di allungare ancora di più in classifica generale e dimostrando al resto del mondo che in questo momento è assolutamente la più forte, se non addirittura di sempre. Non solo l’americana, ma anche una ritrovata Tina Weirather, ad un passo dal successo nella prima discesa e poi sul gradino più alto del podio in superG.

E l’Italia? Ci si aspettava Sofia Goggia ed invece la bergamasca non è mai stata tra le protagoniste in tre gare. Sofia è apparsa ancora lontana dalla miglior condizione e sicuramente i tanti problemi fisici delle ultime settimane non hanno certamente aiutato. Sono arrivati comunque dei buoni piazzamenti tra le prime dieci e quindi Goggia deve comunque ripartire da queste piccole certezze e ritrovarsi già dal prossimo weekend.
Ha sfiorato il podio Elena Fanchini nella prima discesa, ma si è trovata davanti tre grandi atlete. Johanna Schnarf ha brillato in supergigante e sicuramente queste sono le migliori note della squadra femminile, che ha visto il ritorno alle gare di Nadia Fanchini. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere a livelli importanti la nativa di Lovere, che ha comunque mostrato segnali positivi nella sua sciata in questa tre giorni canadese.

A Beaver Creek dopo un superG e una discesa si è tenuto anche un gigante. Austria grande protagonista con il primo successo in carriera di Vincent Kriechmayr e soprattutto il ritorno alla vittoria di Marcel Hirscher, che domina il primo gigante della stagione. Un altro importante ritorno sul gradino più alto del podio è quello di Aksel Lund Svindal, che dopo quasi un anno dall’infortunio della passata stagione in Val Gardena riesce a centrare una grande vittoria in discesa.

Anche sulla “Birds of Prey” l’Italia si ferma ai piedi del podio. Christof Innerhofer chiude al quarto posto in discesa libera, appena davanti al connazionale Dominik Paris (decimo in superG). La sensazione è quella che manca davvero solo il podio alla squadra della velocità azzurra per sbloccarla in maniera definitiva, perchè gli azzurri sono sempre tra i migliori. La condizione non è ancora al 100% e questo fa sicuramente ben sperare in chiave olimpica, ma già dalle prossime gare è necessario sbloccare questo zero nella casella piazzamenti sul podio.
Se nella velocità la situazione è comunque positiva, in gigante l’Italia conferma di attraversare un momento davvero buio della sua storia. Manca un leader tra i gigantisti che possa trainare una squadra che fatica davvero ad eccellere e che si trova quasi sempre a lottare al massimo per un posto tra i primi dieci. La cosa positiva è comunque vedere cinque azzurri qualificati per la seconda manche e da questa base bisogna assolutamente ripartire.

 





 

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Foto: Trovati/Pentaphoto

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