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Sci alpino, Gigante Beaver Creek 2017: Stefan Luitz il migliore nella prima manche davanti a Ligety e Hirscher. Manfred Moelgg decimo

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Stefan Luitz è stato il più veloce nella prima manche del gigante di Beaver Creek, sulla mitica “Birds of Prey”. Il tedesco si è messo davanti a tutti con il tempo di 1’17″70, interpretando meglio degli altri il tracciato, reso ancor più insidioso dal forte vento alzatosi dopo le prime due discese. A breve distanza dal leader troviamo due grandi protagonisti di questa specialità: un ottimo Ted Ligety, rientrato la scorsa settimana dopo quasi un anno, secondo a +0.29, e Marcel Hirscher, terzo a +0.39.

Una bella prova quella di Luitz, che è stato il più veloce nella parte superiore del tracciato. Nella parte centrale, più tecnica, ha invece controllato le traiettorie mentre nel finale è tornato a guadagnare, arrivando con luce verde al traguardo. Il più vicino a lui è stato, come detto, Ligety, che nonostante un rischio corso ad inizio prova è riuscito a guadagnare fino a chiudere a 29 centesimi. Rischio scivolata anche per Hirscher, osservato speciale dopo il rientro di Levi. L’austriaco ha disputato una buona discesa, mettendo in mostra un gran ritmo e tanta velocità, con una bella continuità di movimento.

Tutto è aperto in vista della seconda manche perché subito fuori dalla top 3 troviamo l’austriaco Manuel Feller e lo svizzero Justin Murisier, con lo stesso tempo (+0.64). Ottimo sesto posto per il croato Filip Zubcic, sceso con il pettorale 21, arrivato al traguardo con un ritardo di +0.93 nonostante un vento fortissimo durante la sua discesa. Oltre il secondo di ritardo lo svedese Matts Olsson (7°, +1.02), lo svizzero Loic Meillard (8°, +1.05) e soprattutto il norvegese Henrik Kristoffersen (9°, +1.07), partito bene ma condizionato poi anche lui dal vento.

Buona prova per Manfred Moelgg e Luca De Aliprandini, rispettivamente 10° e 11°. Come al solito molto solido il nativo di Brunico, che ha accumulato un po’ troppo ritardo nella parte iniziale e sul piano, destreggiandosi bene nella parte più tecnica (+1.08 al traguado). Tanta velocità, invece, per il classe 1990, giunto all’arrivo con 1.14 di ritardo, rischiando grosso all’inizio del ripido, quando ha appoggiato il gomito a terra.

A rischio eliminazione gli altri azzurri. Roberto Nani è 21° (+1.96), dopo aver accumulato solo 7 centesimi da Luitz nel primo intermedio; Riccardo Tonetti è 22° a 2″ netti, con lo stesso tempo di un deludente Alexis Pinturault, davvero poco a suo agio con il tracciato e con il materiale, spigolando eccessivamente in ingresso di curva. Florian Eisath è 24° (+2.14), Dominik Paris è 28° (+3.31).

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Stefan Luitz

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