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Sci Alpino

Sci alpino, il grande ritorno della Stelvio di Bormio. 3 anni dopo, torna una delle piste più tecniche e difficili del mondo

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La pista Stelvio è il teatro alla Scala degli sport invernali. Parola di Gian-Franco Kasper, presidente della Federazione Internazione di Sci. E infatti la pista Stelvio di Bormio farà il suo ritorno nella Coppa del Mondo di sci alpino dopo 3 anni di assenza. È considerata unanimemente la pista più spettacolare e tecnica del Mondo ed un motivo c’è. 3.186 metri di percorso con un dislivello di 987 metri ed una pendenza massima del 63%: solo la Streif di Kitzbuhel può competere per difficoltà e tradizione.

Curve, controcurve, diagonali, salti. Sin dalla partenza, già in pendenza, quando una doppia curva immette nei salti dell’Ermellino e della Rocca e nel successivo Canalino Sertorelli, un tratto di scorrimento. Poi la Fontana Lunga, a pendenza moderata ma con una serie di difficili curve, e il Piano dell’Orso, caratterizzato da curve e controcurve: le difficoltà non sono certo terminate qui perché paradossalmente aumentano nella parte successiva. La Carcentina: una diagonale in contropendenza, ondulata, seguita da una doppia curva che conduce al muro dei Prati del Ciuk. Quindi il salto di San Pietro, con pendenza del 55% e 40 metri di volo a circa 140 km/h. Poi il muro finale, con un piccolo salto e la pendenza che non si addolcisce per almeno 200 metri, e l’arrivo a Bormio paese.

3 km di pura adrenalina, 3 km da vivere con il cuore in gola. Gli sci che sbattono, la pendenza, la velocità, il paesaggio (bellissimo) che corre veloce intorno. Non è solo una questione di tecnica e difficoltà: la pista Stelvio offre uno scenario unico e meraviglioso. Inaugurata nel 1982 per la prima edizione delle World Series, il tracciato ha ospitato due edizioni dei Campionati del Mondo di sci alpino (1985 e 2005) e due finali di Coppa del Mondo, nel 1995 e nel 2008. Dal 1993 al 2013, poi, è stata teatro della discesa libera maschile di Coppa del Mondo.

Vincere sulla pista Stelvio vuol dire scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dei più grandi di questo sport. E non è un caso che in questo elenco figurano nomi storici e importanti. Come “Terminator” Hermann Maier ed i suoi connazionali Andreas Schifferer, Michael Walchhofer, Stephan Eberharter, il francese Luc Alphand e l’americano Bode Miller. Una lista di nomi e stelle in cui figurano anche i nostri Christof Innerhofer e Dominik Paris. L’ultimo a vincere in discesa, poi, è stato Aksel Lund Svindal, favorito anche per quest’anno.

Nell’elenco dei vincitori, infine, non poteva mancare il nome di Alberto Tomba, che trionfò nel gigante delle finali della Coppa del Mondo del 1995.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Trovati – Pentaphoto/FISI

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