Sci Alpino
Sci alpino: la prima parte di stagione di Paris, Fill e Innerhofer. Come stanno i tre azzurri in vista di Pyeongchang 2018?
Dopo la prima parte di una stagione che vedrà il suo momento clou a febbraio con le Olimpiadi di Pyeongchang, si può già tracciare un primo bilancio per quanto riguarda la stagione azzurra di sci alpino. Concentrandoci sui discesisti, possiamo già stilare una graduatoria in previsione dei Giochi coreani, in cui sulla pista di Jeongseon si disputeranno le prove veloci di sci alpino.
Dominik Paris è stato, fino a questo momento, l’azzurro più in forma. La struttura fisica imponente del discesista altoatesino lo ha leggermente frenato nella prima parte di stagione, ma la vittoria a Bormio sulla Stelvio, pista nella quale aveva già trionfato nel 2012, può essere il momento di svolta della sua stagione. Paris ha poi chiuso al primo posto, sempre a Bormio, la prima parte della combinata, dimostrando uno stato di forma invidiabile, destinato a crescere da qui in futuro. A 28 anni, Dominik è pronto per il grande risultato e a Pyeongchang rappresenta forse la speranza più concreta della velocità azzurra.
In una gara in cui però la sorpresa è sempre dietro l’angolo, anche perché trattandosi di una gara secca è difficile che vengano rispettati i pronostici, l’azzurro è subito dietro nelle gerarchie ai due norvegesi Aksel Lund Svindal e Kjetil Jansrud e alla pari con il campione del mondo in carica, lo svizzero Beat Feuz. Il quarto posto in classifica generale di Paris, alle spalle dei tre atleti sopracitati, è un ottimo biglietto da visita. Inoltre, sulla pista coreana si gareggiò nel 2016 e in quell’occasione Dominik fu secondo alle spalle di Jansrud.
Peter Fill, invece, è undicesimo al momento nella classifica di coppa di discesa. Il due volte detentore del trofeo, in questa stagione, è purtroppo incappato in una serie di prestazioni al di sotto dei suoi standard anche per via della sfortuna: lo sci danneggiato in Val Gardena, in una delle sue piste preferite, è forse l’emblema di una stagione nata sotto una stella diversa rispetto alle due precedenti. Peter, però, sembra molto sereno e il secondo posto in combinata a Bormio lo ha galvanizzato. Come per Paris con la vittoria sulla Stelvio, questo risultato può essere per Fill un nuovo punto di partenza per una seconda parte di stagione da affrontare con un occhio verso Pyeongchang: l’azzurro, probabilmente, partirà fra gli outsider e nella – probabilmente – ultima Olimpiade della sua gloriosa carriera può cercare la prima medaglia a cinque cerchi.
L’uomo dei grandi appuntamenti è invece Christof Innerhofer. A Sochi, Inner fu argento in discesa e bronzo in supercombinata, discipline in cui anche ai Mondiali di Garmisch nel 2011 salì sul podio. Il nativo di Brunico può dire la sua anche in SuperG, dove fu campione mondiale nel 2011. Nella scorsa stagione fu frenato da un infortunio che lo tenne lontano dalle piste a lungo, ma in questa – pur partendo spesso con pettorali molto alti, ha dimostrato di poter essere considerato ampiamente fra i migliori dieci specialisti della velocità. Il nono posto in classifica generale è sicuramente un buon biglietto da visita, ma anche se sulla carta Inner parte un passo indietro rispetto ad altri sciatori, non possiamo non considerare la sua attitudine a rispondere presente nel momento in cui i giochi diventano più duri.
andrea.voria@oasport.it
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Foto: Facebook Peter Fill