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Sci di fondo
Sci di Fondo, Coppa del Mondo 2017-2018: da Dobbiaco ancora una volta poche gioie per i colori azzurri, ma qualche sprazzo si è intravisto
Il fine settimana di gara di Dobbiaco valevole per la Coppa del Mondo di sci di fondo ha messo in mostra, come spesso capita, una grande Norvegia. A parte il successo della svedese (e leader della classifica generale) Charlotte Kalla nella 10km a tecnica libera di sabato (clicca qui per la cronaca), infatti, Johannes Klaebo (clicca qui per la cronaca della 15km TL), Marit Bjoergen (clicca qui per la cronaca della 10km TL) e Simen Krueger (clicca qui per la cronaca della 15km TC) l’hanno fatta da padroni e hanno ribadito che, anche alle Olimpiadi, saranno la nazione da battere. E l’Italia? Ancora nessun risultato eclatante, ma qualche segnale di risveglio, anche se piccolo, si è visto.
In un weekend nel quale non era presente la punta di diamante della Nazionale italiana, Federico Pellegrino (dato che non erano in programma prove spint) i suoi compagni dovevano non farlo rimpiangere. Missione, per usare un eufemismo, non del tutto completata. Tra gli uomini, per esempio, i risultati sono stati appena sufficienti. Francesco De Fabiani ha centrato la quindicesima posizione nella 15km a tecnica libera di sabato, con Giandomenico Salvadori che ha concluso al ventisettesimo posto. Dietro di loro, tuttavia, il vuoto. Dietmar Noeckler si è classificato in quarantasettesima posizione, Fabio Pasini cinquantasettesimo, Paolo Fanton sessantaseiesimo, due posizioni sopra Mirco Bertolina e cinque sopra Stefano Gardener. Maicol Rastelli ha terminato la sua prova addirittura in settantacinquesima posizione, Sergio Rigoni due gradini sotto di lui, mentre Claudio Muller è ottantesimo. La prova ad inseguimento di ieri non ha portato altri sorrisi. Salvadori è risultato il migliore (ventesimo) mentre De Fabiani è crollato nel finale fino alla ventisettesima posizione. Noeckler è quarantaduesimo, mentre tutti gli altri si sono piazzati oltre la cinquantasettesima posizione di Rastelli. La classifica generale quasi sempre non mente, e dietro al solito Pellegrino (quattordicesimo con 175 punti) non c’è il giusto sostegno. De Fabiani viaggia in quarantanovesima posizione con 33 punti, mentre Salvadori ne ha 25. Nockler chiude la graduatoria con un solo punto. Un bottino, al momento, poco soddisfacente, ma qualche sprazzo a Dobbiaco si è intravisto, e può essere già un punto di partenza o, in questo caso, di ripartenza.
Anche per quanto riguarda le donne non si può certo stappare lo champagne, ma un lieve passo in avanti si è intravisto. Elisa Brocard, per esempio, ha concluso la 10km a tecnica libera in ventiseiesima posizione, mettendo in cascina qualche punto. Le sue compagne, invece, hanno marcato visita. Lucia Scardoni ha completato la prova in quarantaduesima posizione, quattro davanti a Giulia Stuerz. Ilaria Debertolis (che non ha preso il via all’inseguimento) si ferma in cinquantaquattresima posizione, per una ennesima gara negativa, con l’esordiente Anna Comarella a tre passi da lei. Deludono Sara Pellegrini, sessantacinquesima, che precede Virginia De Martin Topranin. La prova ad inseguimento ha peggiorato la situazione. Brocard è scivolata fuori dalla zona punti (trentacinquesima) con Scardoni quarantaduesima. Qualche passo in avanti per Stuerz e Comarella (quarantaseiesima e quarantasettesima) mentre le altre hanno terminato oltre la cinquantaseiesima posizione di Ganz. In classifica generale c’è poco di che sorridere. La migliore delle nostre è Lucia Scardoni con 12 punti in cinquantaseiesima posizione, mentre Elisa Brocard sale a quota 5, Greta Laurent rimane ultima con un punto.
Si chiude, dunque, il primo fine settimana di gare in Italia e la pattuglia tricolore lo conclude con tanti dubbi e poche certezze. Dopo la sosta natalizia si tornerà a gareggiare a cavallo di Capodanno a Lenzerheide, in Svizzera, per l’inizio del Tour de Ski. Servirà un ulteriore passo in avanti e qualche conferma. La situazione attuale della pattuglia italiana è, nel complesso, poco incoraggiante, se siamo costretti a sottolineare un ventiseiesimo posto o un quindicesimo come se fossero, quasi, vittorie. Le Olimpiadi si avvicinano ed è quindi necessario un salto di qualità notevole. Una nazione come l’Italia non può permettersi una comparsata ai Giochi Olimpici, e gli atleti lo sanno.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Francesco De Fabiani – Valerio Origo