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Sci di fondo, Federico Pellegrino: “Klaebo è un fenomeno, ma non parto mai battuto. Alle Olimpiadi punto su tre gare”

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ESCLUSIVA OA SPORT – A 27 anni Federico Pellegrino vanta una bacheca che lo pone sin da ora tra i migliori fondisti italiani di tutti i tempi, pur con una carriera ancora molto lunga e tutta da scrivere (destinata, in futuro, allo sbocco naturale dalle sprint alle gare di distanza). Dopo aver conquistato una storica Coppa del Mondo di specialità ed il titolo iridato nell’ultima rassegna iridata di Lahti, ora il valdostano punta senza mezze misure alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018. Dovrà fare i conti con un problema non da poco: Johannes Hoesflot Klaebo, 21enne fuoriclasse norvegese che sta letteralmente dominando questo primo scorcio di stagione, facendo man bassa sia nelle sprint sia nelle lunghe distanze. Un fenomeno che, secondo molti, possiede qualità anche superiori a Petter Northug. Pellegrino ha sfidato nel corpo a corpo Klaebo nella sprint di Davos. L’azzurro ci ha provato in tutti i modi a mettere in difficoltà il giovane avversario, dovendo poi inchinarsi sul rettilineo d’arrivo. Il norvegese, ad oggi, sembra imbattibile per chiunque. Eppure Pellegrino è conscio di avere le armi per riuscire nella grande impresa quando sarà il momento giusto.

Federico, sei dunque sempre dell’idea che questo formidabile Klaebo abbia dei punti deboli?
Klaebo è forte, ma non è saltato fuori quest’anno, già nella passata stagione aveva ottenuto grandi risultati. Ci si poteva aspettare che una scuola come quella norvegese, prima o poi, tirasse fuori un nuovo fenomeno. Resto dell’idea che non sia imbattibile. Per vincere ci sono tanti fattori che devono incastrarsi, soprattutto nei grandi eventi. L’anno scorso, a Drammen, sbagliò tattica partendo a tutta e pagando alla fine. E’ molto veloce e resistente, ha tanto, tanto talento. Inoltre ha azzeccato la scelta di non allenarsi in quota in autunno. Suo nonno, che lo allena, lo ha reputato ancora troppo giovane per farlo. I risultati si sono visti, vedremo alla lunga come andrà. Io comunque non parto mai battuto in nessuna gara. So di avere le mie armi per giocarmela“.

Pellegrino a parte, l’Italia sta faticando molto in questo avvio di Coppa del Mondo. Sei preoccupato per il rendimento dei tuoi compagni di squadra? 
Bisogna considerare due fattori: l’amicizia ed il lavoro. Per lavoro intendo l’alchimia da creare in vista delle prove a squadre che sono la team-sprint e la staffetta. Sotto questo aspetto, sono molto sereno. In queste gare il loro rendimento è sempre stato superiore a quello delle gare individuali, perché riescono sempre a dare qualcosa in più. Sono tranquillo perché so come ci siamo allenati quest’anno. 
Sotto il profilo dell’amicizia, invece, mi dispiace che non si siano ancora espressi al meglio delle loro possibilità, però non devono demoralizzarsi. De Fabiani ha dimostrato di esserci nelle gare sull’uomo in tecnica classica, Salvadori ha fatto delle belle gare, Rastelli ha bastonato tutti in Coppa Europa, dove il livello è molto alto, Noeckler sappiamo che all’inizio della stagione fatica sempre a carburare. Spero che al Tour de Ski possano ingranare“.





Completerai il Tour de Ski o ti ritirerai in anticipo per preparare le Olimpiadi?
Mi ritirerò a Oberstdorf“.

Il grande obiettivo, naturalmente, è arrivare al top della forma per Pyeongchang 2018. Credi di avere più chance nella sprint in tecnica classica o nella team sprint a skating? 
Il mio obiettivo è tornare dalle Olimpiadi con una medaglia. Per farlo, non sto lasciando nulla al caso. Non ho mai fatto un inizio di stagione così positivo, per questo sono tranquillo. In teoria la mia gara principale sarà l’ultima, la team sprint. Però mi sono imposto durante gli allenamenti di non pensare all’ordine cronologico delle gare. Avrò tre possibilità di salire sul podio e dovrò affrontare ogni competizione allo stesso modo. Sprint, staffetta e team sprint sono nel mio mirino. Sono convinto che arriverò nelle migliori condizioni per giocarmela sempre e, soprattutto, non avere rimpianti“.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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