Speed Skating
Speed skating, Andrea Giovannini e una vittoria arrivata…troppo presto!
Nello sport vincere conta sempre. Partiamo da un’ovvietà per spiegare come sia importante anche il come ed il quando si vince…
Andrea Giovannini (e con lui anche Nicola Tumolero e Davide Ghiotto) ha compiuto l’atteso salto di qualità nello speed skating, diventando a tutti gli effetti un atleta di vertice di questa disciplina. Nella tappa di Coppa del Mondo appena conclusa a Calgary ha frantumato il proprio primato personale nei 5000 metri, issandosi sino al quarto posto e sfiorando il podio per appena 27 centesimi (nella stessa gara, Tumolero è giunto sesto a 0.84 dal compagno di Nazionale). Ieri, poi, il trentino ha conquistato la terza affermazione in carriera nella mass start. Una vittoria forse arrivata troppo presto…Per quale motivo?
Tutti i trionfi di Giovannini nella gara di gruppo sono arrivati nello stesso modo: attacco da lontano, una lunga fuga ed il trionfo in solitaria. Facendo una paragone con il ciclismo, l’azzurro, per vincere, ha bisogno di staccare tutti, perché in volata sarebbe quasi certamente battuto.
Il trionfo canadese ha mostrato come il portacolori del Bel Paese abbia la forza e la resistenza per salutare la compagnia e rivederla solo dopo il traguardo. Il problema è che lo ha fatto vedere con un paio di mesi di anticipo. Alle prossime Olimpiadi di Pyeongchang 2018, infatti, Giovannini sarà ora sotto i riflettori e, quasi certamente, i migliori si muoveranno per stoppare eventuali attacchi da lontano dell’azzurro. L’effetto sorpresa, in sostanza, potrebbe essere sfumato. Il pattinatore italiano dovrà dunque riuscire a scappare via nonostante un marcamento che si prevede assillante nei suoi confronti: non sarà facile, anche perché potrebbe rivelarsi l’unico azzurro in gara (Riccardo Bugari, al momento, non è qualificato).
Diverso è il discorso nel settore femminile, dove l’Italia potrà contare su Francesca Lollobrigida e Francesca Bettrone. Se la romana, seconda nella classifica di specialità in Coppa del Mondo, sarà l’asso in caso di eventuale volata, nessuno si aspetta nulla dalla veneta. E chissà che una fuga da lontano nel momento giusto…
federico.militello@oasport.it
Luca46
5 Dicembre 2017 at 21:47
Io credo che alla fine come sempre conteranno le gambe. Se avrà la forza di andarsene a poco serviranno i giochi di squadra.
ale sandro
6 Dicembre 2017 at 12:47
Puoi avere tutte le gambe che vuoi , ma se tatticamente sei un asino non vai da nessuna parte. E questo vale sempre e per tutti gli sport.
La tattica e anche i giochi di squadra contano tanto quanto le energie rimaste e in certi casi anche di più. Soprattutto in una gara come questa.
ale sandro
4 Dicembre 2017 at 19:27
Punto di vista interessante.
Se , come credo , non ci sarà la semifinale, si ritroveranno 24 atleti in finale.
Aumenteranno così le possibilità di trovare diverse coppie, le quali dovranno tenere chiusa la corsa , in modo da favorire la volata finale per il pattinatore più veloce.
Personalmente avrei preferito la presenza di una semifinale come avviene in coppa del mondo.
E guarda caso molte meno squadre hanno potuto contare su entrambi gli uomini, permettendo così in Olanda e a Calgary, rispettivamente l’arrivo di un piccolo gruppetto , e l’attacco dell’azzurro oltre agli altri due fuggitivi.
Non è però così scontato l’arrivo in volata , o perlomeno saranno in tanti a provarci visto che ci saranno nazioni che non vorranno “lavorare” , e manderanno in fuga qualcuno per far lavorare gli altri, proprio come accadeva con Francolini lo scorso anno che rimaneva sulla scia degli avversari, mentre Giovannini attaccava e vinceva ad Astana. L’azzurro perciò dovrà stare pronto a partire al momento giusto.
La cosa più importante però è aver avuto la conferma del valore di Giovannini , proprio nel momento decisivo delle qualificazioni. Aver vinto da solo è per me un merito in più.
Il rammarico vero rimane l’assenza forzata di Francolini, visto che Bugari non sembra al momento , nonostante sia ottimo rotellista ben abituato a gare di gruppo di lunga distanza, riuscire ad esprimersi al meglio.