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Sport di squadra, il 2017 critico dell’Italia. Tra eliminazioni e delusioni, ma la strada verso le Olimpiadi 2020…
Il 2017 è stato un anno davvero funesto per l’Italia negli sport di squadra, una stagione orribile culminata con troppe eliminazioni nelle fase preliminari delle massime competizioni internazionali, un deciso passo indietro rispetto alla tradizione che ha sempre visto la nostra Nazione come un faro guida capace di distinguersi anche per la propria poliedricità. L’anno che invece sta volgendo al termine ci ha messo in ginocchio e ci ha lasciato parecchie delusioni: la sensazione è che il momento difficile non sia passeggero ma non mancano delle velature di ottimismo in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Pesa tantissimo naturalmente la mancata qualificazione della Nazionale di calcio ai Mondiali: un’autentica catastrofe in quello che è il nostro sport nazionale, la disciplina trainante e più praticata è rimasta fuori dalla rassegna iridata per la prima volta dopo 60 anni (l’unico precedente risaliva al 1958). La squadra di un confuso Ventura è naufragata prima nel girone contro la Spagna e soprattutto nel playoff tutt’altro che impossibile contro la Svezia. Siamo davvero all’anno zero ed è tutto da rifondare.
I risultati migliori sono invece arrivati dall’Italia femminile di hockey prato che si è qualificata ai Mondiali per la prima volta nella storia e dall’hockey pista (sport non olimpico) che ha concluso la rassegna iridata al quarto posto: le azzurre in gonnella possono davvero sognare uno storico pass per i Giochi dopo averlo soltanto sfiorato in occasione di Rio 2016, è una squadra molto coriacea e dotata di buoni mezzi tecnici che sta imparando a giocarsela alla pari con formazione di vertice. Nel softball abbiamo perso la finale degli Europei giocati in casa, nel baseball ci siamo fermati troppo presto nel World Classic pur non sfigurando per quanto riguarda le prestazioni.
Per il resto sono arrivate davvero troppe delusioni. Spiccano le due batoste raccolte dalle Nazionali di volley agli Europei, entrambe eliminate ai quarti di finale con due sonori 3-0 (i ragazzi dal Belgio, le donne dall’Olanda). Due esclusioni diametralmente opposte, una frutto di una squadra priva di tanti elementi e naufragata contro un avversario alla portata, l’altra incappata nella settimana no dopo un Grand Prix d’argento e ko contro la nostra bestia nera poi capace di conquistare il secondo posto. Gli uomini di Blengini avranno bisogno del ritorno di Juantorena, Zaytsev e di altri innesti per essere protagonisti ai Mondiali casalinghi e soprattutto alle Olimpiadi mentre la rosa a disposizione di Mazzanti è davvero ottima e può togliersi delle soddisfazioni nel breve periodo.
Il basket non riesce a esplodere: senza Danilo Gallinari, siamo dipesi troppo da Marco Belinelli e Gigi Datome, eliminati ai quarti di finale degli Europei da una Serbia davvero troppo superiore alle nostre possibilità. La Serie A è sempre più invasa dagli stranieri, gli italiani devono essere abili a trovare i propri spazi ma nel frattempo il nuovo gruppo di Sacchetti è partito con due belle vittorie nelle qualificazioni ai Mondiali 2019 e prova a essere protagonista. A essere protagoniste ci hanno provato anche le ragazze della palla a spicchi ma è mancato qualcosina per fare l’impresa agli Europei e non è arrivato neanche il pass per i Mondiali dopo aver entusiasmato: Zandalasini e compagne hanno talento, bisogna davvero avere fiducia.
La pallanuoto aspetta l’innesto di due fenomeni come Izabella Chiappini e Gonzalo Echenique ma intanto paghiamo due eliminazioni ai quarti di finale dei Mondiali (il Setterosa contro la giocabile Russia, il Settebello contro la Croazia poi vincitrice della medaglia d’oro). Sono i due ko che ci fanno meno preoccupare, la nostra tradizione è sempre stata positiva e vista la qualità dei nostri atleti non dovremmo avere fatica a rialzarci.
L’ormai abituale Cucchiaio di Legno raccolto a rugby (ma attenzione, si stanno vedendo dei passi in avanti e dei buoni giovani), la situazione critica del tennis femminile e l’eliminazione ai quarti di finale degli uomini in Coppa Davis completano il quadro di un 2017 negativo. Bisogna riprendersi immediatamente.
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