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Surf, Olimpiadi Tokyo 2020: definiti i criteri di qualificazione. Si attende ratifica del CIO
L’International Surfing Association e la World Surf League hanno diramato un primo accordo in merito ai criteri di qualificazione olimpica per l’edizione di Tokyo 2020.
In seguito all’inserimento della disciplina tra gli sport olimpici, le due associazioni storicamente concorrenti sono riuscite a ricongiungersi con il chiaro obiettivo di massimizzare la vetrina offerta al surf dalle Olimpiadi giapponesi. La speranza è che la competizione sulle onde di Shida non sia estemporanea e anzi l’élite mondiale della disciplina possa ritrovarsi quattro e otto anni più tardi in Francia e negli Stati Uniti per Parigi 2024 e Los Angeles 2028.
Questi i contenuti dell’accordo: 18 dei 40 posti disponibili (20 uomini e 20 donne) per Tokyo 2020 saranno riservati ad atleti provenienti dal World Tour e così ripartiti: 10 uomini e 8 donne. I restanti 22 posti saranno assegnati attraverso gli ISA World Surfing Games del 2019 e 2020, e dai Giochi Panamericani del 2019, con due posti riservati al Giappone paese ospitante (un uomo e una donna).
Con il supporto della World Surf League, l’ISA ha incluso una clausola di eleggibilità per la partecipazione ai Giochi: ogni atleta dovrà rendersi disponibile a partecipare agli ISA World Surfing Games 2019 e 2020 se convocato dalla propria nazionale.
L’approvazione finale sulla proposta verrà presa dal Comitato Esecutivo del CIO nel Febbraio 2018.
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