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Pallavolo
Volley, Ivan Zaytsev: “Lo strappo con l’Italia? Si ricuce. Vorrei più considerazione a Perugia, sono propenso all’attacco”
Ivan Zaytsev sta avendo un avendo di stagione un po’ di contratto nel ruolo di schiacciatore a Perugia e analizza il suo momento in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Io sono sempre ipercritico nei miei confronti quindi non possono essere soddisfatto. Sono abituato sicuramente a realizzare più punti e vorrei farne di più. Vorrei essere considerato di più in attacco, non mi arrivano tantissimi palloni, il gioco è più spostato su Atanasijevic e Russell. Ovviamente il mio compito in questo momento è quello di reggere in ricezione e mi sembra finora di essere andato abbastanza bene. Psicologicamente è logorante perché faccio fatica a rimanere in partita e perché in ricezione ti trovi a poter sbagliare pochissimo considerando che poi non ho spesso la possibilità di rifarmi in attacco. Va bene così, la squadra sta andando bene, abbiamo perso una sola partita, la priorità è il rendimento della squadra“.
Lo Zar spiega cosa non sia girando all’interno della squadra: “Vorrei sentirmi più coinvolto e responsabilizzato in attacco. Cerco di mantenere alta l’efficienza, di diminuire gli errori. Cerco di migliorare sempre. Negli ultimi dieci giorni mi sono allenato spesso con la squadra B e con Shaw ovviamente ho la possibilità in allenamento di attaccare di più e riacquistare sicurezza e sono andato anche bene poi però nel sestetto base i meccanismi sono diversi. Secondo me è una questione di ritmo. Faccio fatica ad acquisirlo. Comunque i risultati arrivano e quindi non mi lamento“. Bernardi lo ha lasciato fuori dal sestetto titolare contro Civitanova in Champions League: “Mi ha dato fastidio, ma sono contento di essere entrato in campo e aver contribuito alla vittoria. E’ una scelta dell’allenatore che vede cose che i giocatori non vedono e deve fare le sue valutazioni, è giusto così e bisogna rispettarla“.
Sono tante le critiche attorno a Zaytsev, al secondo anno da schiacciatore. La domanda legittima è se ne è valsa la pena: “Diciamo che nell’animo sono sempre più propenso ad attaccare ma in questo momento la priorità è la squadra. La mia priorità è la squadra al netto di tante voci che sento. Fisicamente sto bene anzi, i test che facciamo in allenamento mostrano tutti valori positivi. Ho gli acciacchi che hanno tutti i giocatori di pallavolo ma niente che influisca sul rendimento. Poi che volete che vi dica, che penso ai tatuaggi? A fare il personaggio? Che ho problemi con De Cecco? Non sono cose vere“.
E poi sulla Nazionale: “Certo che lo strappo si ricuce, troveremo un accordo, una soluzione nei tempi che serviranno. I margini ci sono e a qualche accordo arriveremo“. Ma in che ruolo (si parla del ritorno da opposto: “Da libero no? E’ un po’ presto, che ne so, è ancora dicembre, vedremo. Per ora penso solamente a Perugia e alle partite che ci aspettano“.