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Volley, Osmany Juantorena vs Wilfredo Leon. Chi è il giocatore più forte del mondo? La sfida cubana tra Italia e Polonia, ma la differenza d’età…

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La sfida tra Osmany Juantorena e Wilfredo Leon è stato uno dei temi caldi della Finale del Mondiale per Club 2017 di volley maschile. Entrambi cubani di nascita ma ora approdati in altri lidi: la Pantera è uno dei pilastri della nostra Nazionale che ha condotto verso l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, il Re Leone potrà vestire la casacca della Polonia ma solo a partire dal 2019. Il match tra Zenit Kazan e Civitanova (vinto dalla corazzata russa che è così salita sul trono iridato per la prima volta nella sua storia) ha messo in luce l’abilità dei due martelli che si sono confermati tra i giocatori più forti del Pianeta, quantomeno nel loro ruolo. Difficile fare infatti dei confronti con opposti, palleggiatori e centrali ma rimanendo nello stretto ambito dei martelli non c’è dubbio che Juantorena e Leon siano i migliori esponenti del circuito.

Il testa a testa di domenica era il primo tra i due che non si sono mai incrociati in campo: entrambi di Santiago, il niño maravillia aveva vinto l’argento ai Mondiali 2010 in Italia quando aveva soltanto 17 anni, l’hombre ha purtroppo per lui terminato presto la sua avventura con la Nazionale caraibica e poi ha fatto fortunata nel nostro Paese. Sono due giocatori molto differenti tra loro: Juantorena non ha gli stessi mezzi fisici di Leon (anche se sono entrambi alti 2 metri), ma garantisce grande solidità difensiva e attacca con disinvoltura da ogni zona del campo, di potenza e di giustezza, puntando tanto su una classe innata e su un talento costruito nel corso degli anni tra Trento e Civitanova. Indubbiamente la Pantera si distingue per carisma e per grinta, è il classico uomo squadra che può fare la differenza in ogni momento e che si prende sempre le sue responsabilità.

Leon concede qualcosina in fase di copertura ma è un ossesso al servizio e in attacco si distingue per dei proverbiali diagonali e per la potenza che riesce a sprigionare, ma è meno incisivo nello spogliatoio e ha comunque bisogno di compagni di una certa caratura (poche squadre possono vantare calibri come Mikhaylov, Anderson e Butko) per poter rendere al meglio. C’è però un altro fattore in favore di Wilfredo ed è l’eta anagrafica: lo schiacciatore dello Zenit ha soltanto 24 anni mentre il martello della Lube ne ha già 32. Otto anni di differenza e tante stagioni ancora a disposizione del futuro polacco che potrà regalarsi diverse soddisfazioni. Uno sguardo ai palmares dove la Pantera è leggermente in vantaggio (per buona pace di Atanasijevic): 3 scudetti italiani (2 con Trento, 1 con Civitanova) e 1 turco, 2 Champions League (con i dolomitici), 4 Mondiali per Club (tutti col sodalizio di Mosna) e un argento alle Olimpiadi contro i tre scudetti russi, le 3 Champions League, un Mondiale per Club (tutti con lo Zenit) e un argento iridato con Cuba messi in bacheca dal marito di Malgorzata Gronkowska. Leon dovrà anche caricarsi di responsabilità nel 2019 quando dovrà riportare in alto la Polonia e cercare la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, altro grande obiettivo della Pantera che vuole il volo in Giappone per riprendersi l’oro sfumato a Rio.

Domenica, a livello personale, Juantorena è riuscito a spuntarla di pochissimo e infatti è stato premiato come MVP del torneo. Magari i due si incontreranno in Champions League durante la prossima primavera ma le voci di mercato parlano di un possibile clamoroso approdo di Leon a Perugia: attualmente percepisce circa un milione di dollari a stagione e sembra difficile che Gino Sirci riesca quantomeno a pareggiare quell’offerta, ma i rumors sono davvero molto insistenti e concreti (senza dimenticare che Malgorzata ha tanta voglia di Italia dopo anni in Russia). Che lo scontro diretto si possa consumare anche in SuperLega? 

 





(foto FIVB)

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