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Atletica
Atletica, l’Italia punta al rilancio nella Maratona. Dossena e Giacobazzi i nomi nuovi, aggrappati ai fari Meucci e Straneo
L’Italia vuole tornare a essere grande protagonista nella Maratona a livello internazionale e il 2018 sembra essere l’anno giusto con la ghiotta occasione degli Europei assolutamente da sfruttare. A Berlino la nostra carta migliore sarà Daniele Meucci che si presenterà nella capitale tedesca per difendere il titolo conquistato quattro anni fa e che dopo l’ottimo sesto posto ottenuto ai Mondiali cercherà nuovamente di sorprendere. Il toscano ha tutte le carte in regola per essere competitivo ai massimi livelli, si sottoporrà a duri allenamenti e a una preparazione puntigliosa per poter dire la sua nella gara più importante dell’anno. Innegabilmente Meucci è il faro della 42km azzurra e lo sarà ancora nelle prossime stagioni mentre al femminile aspettiamo tutti il rientro di Valeria Straneo che si è dovuta fermare praticamente per tutto il 2017 a causa di problemi fisici dopo aver vinto due argenti consecutivi ai Mondiali. La veterana piemontese cercherà un nuovo colpaccio e proverà a guidare la nostra Nazionale verso un risultato importante.
Il 2017 che si è appena concluso ci porta però in dote due nomi nuovi particolarmente interessanti, uno per sesso: Sara Dossena e Alessandro Giacobazzi, la prima capace di conquistare uno strepitoso sesto posto alla Maratona di New York (sua prima gara sulla distanza), il secondo vincitore della Maratona di Torino anch’egli al debutto in questa specialità. Il 21enne di Pavullo nel Frignano, tesserato per La Fratellanza 1874, è un grande pupillo di Stefano Baldini che crede nelle sue potenzialità e lo ha spinto a dedicarsi alle lunghe distanze dopo aver ottenuto interessanti risultati nel fondo in pista nelle categorie giovanili: vanta un personale di 2h15:24 e ora ci si attende un’importante crescita per arrivare ai vertici.
Sara Dossena, 33enne di Bergamo, si è invece rivelata nella Grande Mela dopo un importante passato nel triathlon e nel duathlon: da agosto basta alle prove multiple, sforzi concentrati sulla Maratona e così è riuscita a tenere testa per larghi tratti a fenomeni come Flanagan, Keitany, Daska. Si distingue per caparbietà e per un’elevata visione tattica, potrebbe essere il nostro asso nella manica per gli Europei.
L’Italia deve comunque investire di più nella Maratona, è una specialità storica e affascinante in cui si può essere competitivi anche per le medaglie. Gli africani sembrano avere una marcia in più ma si può tenere testa come è accaduto in diverse circostanze e il prestigio di una vittoria sui 42km è quasi ineguagliabile.