Australian Open 2018: Caroline Wozniacki si prende tutto a Melbourne e scaccia i fantasmi

Tante emozioni nel cuore in questo momento per la danese Caroline Wozniacki, vincitrice degli Australian Open 2018, battendo in finale la rumena Simona Halep. Nella lotta punta a punto con la tennista di Costanza tante immagini le saranno passate davanti: i ko in finale contro Kim Clijsters e Serena Williams negli Us Open 2009 e 2014 ma sopratutto la paura di essere sconfitta sul più bello.

Quando, dall’11 ottobre 2010 al 13 febbraio 2011, la 28enne di Odense occupò il vertice del ranking WTA la constatazione che non avesse mai vinto un torneo del Grande Slam era ricorrente. Ebbene, sono passati 7 anni e, tra infortuni e crisi tecniche, la Wozniacki ha saputo fortificarsi migliorando alcuni aspetti del proprio gioco e facendo sempre la differenza con il suo rovescio come nel match odierno.

Oggi era l’appuntamento decisivo per Caroline, contro la n.1 del mondo Halep, anche lei mai a segno nei Major. Un destino in comune vissuto fino alla fine nell’atto conclusivo della Rod Laver Arena in quasi 3 ore di gioco, deciso su dettagli. La rimonta dell’ultimo parziale, sotto di un break sul 4-3, è stata da antologia. Sembrava, infatti, che ancora una volta quel traguardo tanto agognato si stesse allontanando. E invece la remissività ha lasciato spazio al coraggio ed alla determinazione come nel recupero sul penultimo scambio dell’incontro: un rovescio da distanza siderale che sorprende la rumena e le vale il match point.

E’ stata la chiusura del cerchio: vittoria dello Slam e ritorno in vetta dopo tempo immemore. Un premio alla dedizione nel lavoro, prendendosi una rivincita nei confronti di chi l’aveva definita anni fa, forse un po’ impropriamente, la n.1 del mondo più scarsa della storia.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Australian Open