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Australian Open 2018, Edmund e Chung in semifinale. La Next Gen che Gianluigi Quinzi batteva….
Correva l’estate 2013 e l’Italia sembrava aver trovato il Messia del tennis, un ragazzo in grado di poterci riportare ai vertici internazionali e farsi sognare gli Slam dopo praticamente quattro decenni dalle magie dei più grandi azzurri di tutti i tempi. Wimbledon juniores si trasforma nella seconda casa ai Gianluigi Quinzi che si impone sull’erba londinese nello Slam riservato ai ragazzi, manifestazione che si svolge in parallelo al torneo dei grandi.
L’allora 17enne asfaltava letteralmente il britannico Kyle Edmund in semifinale (doppio 6-4) e aveva avuto la meglio su Hyeon Chung nell’atto conclusivo (7-5, 7-6). Sono passati quasi cinque anni da quel momento magico e il mondo sembra essersi letteralmente stravolto: Chung ed Edmund sono in semifinale agli Australian Open, ma nella versione dei grandi, quella che conta davvero. Quinzi è invece sprofondato al numero 334 del ranking ATP e fatica a riemergere, i coetanei sono letteralmente esplosi mentre lui è rimasto quello dei tornei juniores e purtroppo non è riuscito a crescere.
Chung ha battuto una stella come Novak Djokovic e ha messo in fila anche i fratelli Zverev (altri della Next Gen che sono ormai al top a differenza dell’italiano) guadagnandosi così una succulenta semifinale, da giocare probabilmente contro Roger Federer. Edmund, dopo aver eliminato Andreas Seppi agli ottavi di finale, ha firmato l’impresa stendendo Grigor Dimitrov, cioè il numero 3 del Pianeta e vincitore delle ultime ATP Finals. Il sudcoreano è un classe 1996 proprio come Quinzi, un anno più giovane di Edmund. Loro due sono però esplosi e si stanno esaltando (Kyle cerca di ripercorrere le orme di Andy Murray, suo grande amico; Hyeon è il primo coreano a spingersi così lontano in un Major).
Il nativo di Cittadella ha cambiato tanti allenatori negli ultimi anni e soltanto da qualche mese ha trovato un po’ di tranquillità, fondamentale per cercare di riemergere e ritrovare tutto il suo talento. Lo abbiamo ammirato durante le ultime Next Gen ATP Finals giocate a Milano e vinte proprio da Chung: ha combattuto ma si è vista tutta la differenza tecnica rispetto agli avversari. Bisognerà ripartire, trovare i giusti colpi e il migliore agonismo per provare a fare capolino tra i grandi e farci ancora sognare: il tempo c’è, ma non bisogna aspettare troppo.
Luca46
24 Gennaio 2018 at 16:19
C’è da chiedersi cosa sia successo nel frattempo. Come ha lavorato Quinzi e come gli altri. C’è da fare un analisi profonda perchè non è un caso ma un male diffuso. Secondo voi quali sono i motivi?