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Australian Open 2018: semifinali femminili. Halep-Kerber, che sfida! Wozniacki contro la sorpresa Mertens
Sono rimaste in quattro agli Australian Open 2018. La corsa si è assottigliata e le semifinali ci diranno chi si contenderà il titolo di regina di Melbourne nella finale in programma sabato. Quattro giocatrici più o meno attese e due partite dal pronostico non certo scontato.
Era sicuramente attesa la numero uno del mondo Simona Halep. Sulla sua testa ha aleggiato l’ombra del dubbio sin dal primo turno, quando la sua caviglia destra si è girata. Dopo aver temuto al terzo turno (15-13 al terzo contro Davis), però, la rumena ha cambiato passo, mostrando un gioco solido e a tratti sorprendente: niente remate da un lato all’altro e difesa a denti stretti, ma colpi propositivi e aggressivi, con cui è riuscita ad indirizzare gli scambi sin dall’inizio. Una tattica che sta dando i suoi frutti e che servirà molto nel match di semifinale contro Angelique Kerber (4-4 nei confronti diretti), a tutti gli effetti la favorita principale per il titolo e non solo perché è l’unica del lotto ad aver già trionfato in uno Slam. La tedesca è finalmente tornata sui suoi livelli, quelli del 2016, dopo una stagione a dir poco opaca. Kerber ha mostrato sin qui una condizione fisica davvero invidiabile, riuscendo a supportare il suo gioco da contrattaccante pura, arrivando sempre con il timing giusto sulla palla per poter innescare le sue accelerazioni di potenza. È imbattuta da inizio anno e a Melbourne non ha faticato più di tanto (nemmeno contro Sharapova), riuscendo a reagire alla minima difficoltà (contro Hsieh). Un test davvero probante per una Halep ancora in cerca del primo acuto in uno Slam.
Dall’altro lato del tabellone spicca invece Caroline Wozniacki. La danese ha stupito tutti nel finale del 2017, trionfando nelle WTA Finals di Singapore e chiudendo un anno che l’ha vista ritornare definitivamente al top. Fisico, corsa e colpi solidi, queste le armi dell’ex numero uno del mondo, giunta probabilmente alla consacrazione dopo gli anni difficili, sia fisicamente che agonisticamente, in seguito proprio al raggiungimento della vetta del ranking mondiale. Caroline sembra maturata soprattutto dal punto di vista mentale: lo ha dimostrato una volta di più in questo torneo, quando nel secondo turno si è trovata sotto 5-1 e 40-15 nel secondo set contro la croata Jana Fett. Ad un passo dal baratro, Wozniacki è risalita, senza più voltarsi indietro. Un piccolo passaggio a vuoto (come nei quarti contro Suarez Navarro) che dovrà essere assolutamente evitato contro Elise Mertens. È la vera sorpresa di questo inizio di anno: ancora imbattuta (ha vinto il titolo ad Hobart), a 22 anni ha raggiunto la sua prima semifinale Slam ed ha tutte le carte in regola per potersela giocare. È giovane, fresca atleticamente, e sa unire, aiutata dal suo vasto repertorio di colpi, l’impeto della sua giovane età con una certa sagacia tattica. La stessa con cui ha imbrigliato e annichilito Elina Svitolina ai quarti. Un’affermazione pesante, che la porta dritta in rampa di lancio verso il top. Passando per la semifinale di Melbourne.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter Australian Open