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Australian Open 2018, la mina vagante Fabio Fognini: l’obiettivo è cambiare la tradizione negativa a Melbourne

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Dal 15 al 28 gennaio Melbourne (Australia) sarà la capitale del tennis mondiale, per il primo Slam del 2018. Gli Australian Open, come al solito, daranno il via alla grande cavalcata dello sport con racchetta e pallina e le attese su quanto potrà accadere sul rovente cemento “aussie”, viste le temperature, sono tante. Fino ad ora, però, ad essere numerosi sono stati i forfait: Andy Murray, Kei Nishikori, Serena Williams e Victoria Azarenka non saranno ai nastri di partenza del Major e ciò condizionerà inevitabilmente lo sviluppo del torneo. In casa Italia il roster dei partecipanti vede, nel main draw maschile, Fabio Fognini, Paolo Lorenzi, Andreas Seppi e Thomas Fabbiano,mentre sul versante femminile, attualmente, Camila Giorgi e Francesca Schiavone. 6 giocatori a cui potrebbero aggiungersi altri azzurri ed altre azzurre provenienti dalle qualificazioni.

Nel tabellone maschile, la testa di serie n.25 Fognini (n.27 ATP) rappresenta il riferimento della spedizione del Bel Paese. Il ligure vuole riscattarsi dopo quanto avvenuto nell’ultimo Slam disputato: la squalifica dagli US Open per frasi ingiuriose rivolte al giudice di linea è una ferita ancora aperta nell’animo del giocatore di Arma di Taggia. L’italiano, in questo senso, ha chiuso il 2017 positivamente centrando la finale di San Pietroburgo (perdendo contro il bosniaco Damir Dzumhur) e la semifinale di Stoccolma, sconfitto dal bulgaro Grigor Dimitrov, vincitore delle ATP Finals di Londra 2017. Le prospettive dunque per Fabio sono quelle anche di migliorare la tradizione poco lusinghiera nei confini australiani. Nelle 10 edizioni precedenti, da quando è entrato a far parte del main draw, il n.1 italico ha superato il primo turno solo in due occasioni ovvero nel 2009 e l’anno scorso.

I miglioramenti compiuti sul cemento possano far pensare che l’italiano abbia delle chance. E’ chiaro: molto dipenderà da quel che sarà l’esito del sorteggio dell’11 gennaio (ore 19.00 locali, le 9.00 italiane). Tuttavia puntare alla seconda settimana ed al raggiungimento del quarto turno rappresentano una prospettiva più adeguata ad un tennista del calibro dell’azzurro. L’aspetto che, come al solito, sarà da verificare riguarda la tenuta mentale, il vero punto debole del giocatore nostrano. Gli alti e bassi di cui si è reso protagonista in passato sono diversi e in uno Slam il fattore psicologico è spesso determinante. Un’idea sulla forma di Fognini ce la faremo guardando cosa saprà fare a Sydney (Australia), nel suo esordio stagionale, a partire dagli ottavi di finale contro l’ucraino Alexandr Dolgopolov (n.37 ATP).

Tuttavia, in un contesto tricolore molto in ribasso e con poche chance di ben figurare nelle due settimane australiana, Fabio sembra essere l’unica speranza.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: pagina facebook Fabio Fognini

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