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Australian Open 2018, le pagelle degli italiani (16 gennaio): Sonego sogna, bene Fognini e Giorgi

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L’Italia alza le percentuali! Dopo la prima giornata in cui era passato il solo Andreas Seppi dei 4 azzurri impegnati, oggi hanno superato il turno ben tre dei 5 nostri rappresentanti scesi in campo. Andiamo a scoprire le pagelle degli italiani.

Lorenzo Sonego 7: bisogna togliersi il cappello davanti alla prestazione offerta nella notte italiana dall’azzurro. Eliminare un giocatore tra i primi 50 al mondo, ovvero oltre 170 posizioni più in alto, era qualcosa di difficile da immaginare alla vigilia. Eppure una pecca, seppur comprensibile, in questa prestazione c’è: il famoso braccino del tennista. Sonego fallisce 5 match point consecutivi nel terzo set e cede un pazzo tie break che lo costringe a restare in campo un’ora in più.

Fabio Fognini 6,5: era favorito alla vigilia in questa sfida di primo turno e non ha deluso le attese. Elimina l’argentino Horacio Zeballos in tre set restando in campo poco più di due ore, ma il punteggio avrebbe potuto essere più largo e la partita meno lunga. Si complica la vita in ogni parziale, non riuscendo mai a scappare via e tenendo sempre l’avversario in partita, aggrappandosi al suo talento nei momenti decisivi per portare a casa l’incontro.

Camila Giorgi 6,5: vince un pazzo match di primo turno fatto di break e controbreak nel quale a volte appare in difficoltà contro un’avversaria comunque quasi 100 posti più in basso nel ranking. Nel prosieguo del torneo, già a partire dal prossimo turno, contro avversarie più ciniche, non può permettersi di concedere così tante palle break. Una prestazione però nel complesso positiva.

Thomas Fabbiano 5,5: dà filo da torcere al quotatissimo avversario di giornata. Voto non pienamente sufficiente soltanto per il primo set perso davvero troppo rapidamente e nel quale fatica ad entrare in partita. Si riscatta nei due parziali successivi, nei quali però manca di sangue freddo nei momenti decisivi, alzando bandiera bianca comunque dopo aver lottato come un leone.

Matteo Berrettini 5: lucky loser, gioca un match equilibrato contro il transalpino Adrian Mannarino. L’azzurro cede nei pochi momenti importanti dell’incontro, col francese abile a trasformare le uniche palle break che il nostro rappresentante gli concede. Berrettini però è poco incisivo in risposta, procurandosi in tutto il match una sola opportunità per strappare il servizio all’avversario che, peraltro, non concretizza.





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Foto: Pagina Facebook Camila Giorgi

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roberto.santangelo@oasport.it

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