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Australian Open 2018: le pagelle. Kyle Edmund ed Elise Mertens continuano meritatamente il loro sogno. Bocciato Grigor Dimitrov
Si sono giocati i primi quarti di finale del tabellone maschile e femminile agli Australian Open. Vediamo le pagelle della giornata.
Kyle Edmund 9: è l’Australian Open delle sorprese e l’inglese sicuramente è una di queste. Prima semifinale Slam conquistata in carriera, al termine di un’altra prestazione di grande livello. Contro Dimitrov, il britannico partiva sfavorito, ma è riuscito a superare in quattro set il più quotato avversario. E’ in una forma straordinaria, sta servendo bene e da fondo fa male sia con il dritto sia con il rovescio. La Gran Bretagna ha già trovato il post Murray.
Elise Mertens 8: Justine Henin e Kim Clijsters forse hanno trovato la loro erede. A Melbourne la belga si consacra tra le grandi al termine di un quarto di finale assolutamente dominato contro Elina Svitolina. Il divario nel primo set poteva essere anche più largo del 6-4 e nel secondo set non c’è stata davvero partita con un netto 6-0. Momento magico per una giocatrice che ha raggiunto probabilmente la sua dimensione.
Marin Cilic 8: non parte mai tra i favoriti di uno Slam anche se ne ha vinto uno, ma è quel giocatore che sa sfruttare al meglio le occasioni. Oggi contro Nadal è stato anche fortunato per via del problema fisico dello spagnolo, ma ci sono in precedenza quattro set di grandissimo livello, giocati alla pari con il numero uno del mondo. Una prestazione solida ed è stato bravo comunque a portare lo spagnolo fino al quinto set. Ora in semifinale è favorito e proverà a fermare la cavalcata di Edmund
Caroline Wozniacki 7,5: il pensiero resta sempre lo stesso “Riuscirà a vincere uno Slam?“. Le sensazioni sono ampiamente positive, perchè la danese sta benissimo fisicamente e soprattutto sta giocando bene. La vittoria nelle WTA Finals dell’anno scorso hanno riconsegnato al tennis mondiale una nuova Wozniacki, molto più consapevole dei propri mezzi. Anche oggi dopo aver perso il secondo set in maniera combattuta non si è persa d’animo ed è tornata subito a dominare gli scambi. Un ulteriore sintomo di crescita. Ora la sfida alla Mertens ed un’occasione incredibile di tornare a giocare una finale Slam
Carla Suarez Navarro 6: battere questa Wozniacki è davvero difficile in questo momento e già portarla al terzo set è una mezza vittoria, soprattutto su una superficie molto più congeniale alla danese rispetto che alla spagnola. Alla fine è comunque un ottimo torneo, che la riporta tra le migliori dopo un 2017 sottotono e nel quale aveva perso molte posizioni in classifica. Se ci sarà in Fed Cup per l’Italia potrebbero essere guai seri.
Rafael Nadal 6: per lo spagnolo è un’eliminazione dolorosa, che gli provoca grande rabbia, perchè sa di non aver avuto l’occasione di combattere alla pari. Il problema all’anca lo ha fermato ad inizio quinto set, nonostante Rafa abbia provato in tutti i modi a restare in campo. Gli va dato atto di non aver mai mollato fino all’ultimo e ha fatto bene comunque alla fine a non pregiudicare ulteriormente l’infortunio. Nel complesso quattro set di buon livello, dove non si è visto il Nadal dei turni precedenti, soffrendo troppo in risposta anche per merito del servizio di Cilic. Era il principale candidato alla finale nella parte e forse ora lascia strada in maniera definitiva all’ennesimo titolo di Roger Federer.
Elina Svitolina 5: nel tennis femminile ci sono giocatrici che danno sempre la sensazione di poter arrivare ad un traguardo importante e che invece alla fine non ci riescono. Ancora una volta l’ucraina si è dimostrata una tale giocatrice. Contro Mertens era favorita e doveva far valere la maggior esperienza, ma è stata completamente dominata dalla belga. Una parziale scusante un problema fisico raccontato poi da Svitolina in conferenza stampa, ma in campo la differenza è stata veramente notevole.
Grigor Dimitrov 5: ancora una volta stecca nel momento decisivo di uno Slam. Era uno dei più attesi, il terzo favorito dopo Nadal e Federer, ma il bulgaro fin dal secondo turno contro l’americano McDonald ha mostrato qualche limite. Eppure erano arrivate le vittorie con Rublev e Kyrgios che sembrano avergli dato un po’ di fiducia. Oggi tutte le certezze contro Edmund sono crollate. Il rovescio è mancato da inizio torneo e anche il dritto oggi lo ha abbandonato nei momenti importanti. Altro esame non superato.
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Foto: profilo Twitter Australian Open