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Australian Open 2018, Qualificazioni: quattro azzurri si giocano il pass per il main draw, Errani unica nel singolare femminile

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Sarà un poker di italiani in piena notte italiana a giocarsi le proprie chance di entrare nel tabellone principale degli Australian Open di tennis, primo Slam del 2018. A causa della pioggia caduta in questi giorni a Melbourne (Australia), le finali delle qualificazioni si terranno tutte domani domenica (14 gennaio) ed il programma degli incontri è stato modificato. Nel draw maschile saranno tre gli alfieri, con racchetta e pallina, a tenere alto il vessillo tricolore: Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Salvatore Caruso

Il più giovane, Berrettini, classe ’96, ha mostrato doti non comuni nel corso dei match che si sono susseguiti. La sua pallina, specie con il dritto, viaggia proprio tanto ed è sempre più pesante. Certo, con il rovescio c’è ancora da lavorare ma il ragazzo di Roma, n.127 del mondo e 20esima testa di serie delle “quali”, vuol entrare nel tennis dei grandi già da questa esperienza australiana. A contrapporsi al nostro giocatore, lo statunitense Denis Kudla, numero 176 ATP. Giocatore esperto l’americano, orbitante nella realtà Challenge, come la finale raggiunta a Knoxville dimostra. Già l’anno scorso seppe arrivare nell’atto conclusivo delle “Qualifying” venendo poi battuto da Lukas Lacko piuttosto nettamente 6-2 6-3. Kudla, comunque, nel suo avvicinamento al match non ha perso neanche un set ed è giocatore da temere per la sua solidità.

Ancor più difficile sarà per Caruso e Sonego. Il siciliano, n.206 ATP, sfiderà il francese Mathias Borgue, n.161 del ranking e capace di eliminare, in queste qualificazioni, la testa di serie n.1, il Next Gen statunitense Taylor Fritz (n.105 del mondo), grande favorito della vigilia. Per il 25enne di Avola si preannuncia, dunque, un incontro molto complicato al cospetto di un giocatore in grande forma e fiducia, in grado di sciorinare un tennis notevole. Il 22enne di Torino invece se la vedrà con il padrone di casa Bernard Tomic (n.143 del ranking),  più sregolatezza che genio del tennis australiano. Un confronto che però sembra pendere dalla parte dell’australiano, per un discorso di esperienza e di un gioco. Il pronostico è tutto per lui ma, forse, la componente psicologica così instabile di Tomic potrebbe essere l’arma in più per il nostro portacolori.

Infine Sara Errani, unica superstite delle cinque italiane presenti, dopo aver sconfitto le due cinesi Lu e Wang senza perdere neanche un parziale, si proietta con fiducia alla sfida con la thailandese Luksika Kumkhum (n.123 WTA). L’esito dell’incontro dipenderà molto dalla efficienza al servizio dell’azzurra, da sempre un punto debole. Per non favorire la risposta dell’asiatica, Sarita dovrà mantenere una profondità di palla accettabile per guidare lo scambio ed imporre la sua maggiore regolarità.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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